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Catalunya, 12 Settembre 2019. Adesso lo chiamano “Veteran”. Marc Coma è ufficialmente da stamani il Navigatore di Fernando Alonso sulla Hilux vincitrice, con Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel, dell’ultima Dakar, ultima anche in senso sudamericano visto che armi e bagagli hanno traghettato per l’Arabia Saudita. Il servizio-media-contagocce di Toyota ha “svelato” anche quest’ultimo “segreto”, Marc lascia la poltrona di Direttore di KTM Spagna per qualche settimana, chissà se il momentum e la decisine sono buoni, e torna sulle barricate della sua Storia. Francamente ci sorprende un po’, ma non troppo. Coma aveva già provato a cercare un posto da “autista” e pensato anche di correre con un Camion, e comunque aveva già “sconvolto” l’ambiente diventando il Direttore Sportivo della Dakar. Nulla di strano, quindi, che diventi il Navigatore di lusso di un connazionale super Campione come Alonso. Semmai sarebbe da valutare correttamente se sia questa la soluzione ideale, per entrambi.
D’altra parte la notizia non poteva essere ulteriormente tenuta nascosta, visto che il Team Gazoo Racing ha deciso di partecipare ufficialmente con il neo Equipaggio alla Lichtenburg 400, ex Harrismith, 5° prova della Serie Sudafricana Cross Country, proprio questo fine settimana. Ne avevamo comunque già parlato abbondantemente.
Punto e a capo. La notizia più importante e concreta, comunque, è e resta quella del passaggio di Joan “Nani” Roma da Mini a Borgward, ufficializzato la settimana scorsa.
Non meglio spiegati problemi di riduzione del budget BMW nel team X-Raid di Sven Quandt, un “pollaio” certamente affollato di Galletti, Sainz, Peterhansel, Despres, il “fermo biologico” dello sviluppo della Mini JCW 4x4. Troppi problemi e incertezze, dunque, perché Nani Roma, vincitore della Dakar 2004 in Moto e 2014 in Auto, potesse starsene con le mani in mano ad aspettare che le cose prendessero una direzione corretta.
Da qui la decisione di cambiare decisamente rotta e raccogliere la nuova sfida di una avventura tutta nuova. È la sfida Borgward, marchio antico e leggendario, originario di Brema, 1890, e ora rilanciato dalla sfida cino-tedesca che ha fissato il quartier generale a Stoccarda.
Grande, grandissimo Nani! Un anno di contratto, un accordo rinnovabile che definisce la volontà di sviluppare ogni aspetto, tecnico e sportivo, della partecipazione di Borgward alla Dakar. Un nuovo navigatore, l’ex motociclista e navigator di Gerard Farres, Dani Oliveras, conseguenza della partenza del “vecchio” navigatore di Roma, Alex Haro, verso Toyota (De Villiers visto che Von Zitzewitz è passato al “co-sedile” di Al Rahji). E un programma intenso di preparazione, che comprende i test in Africa e Olanda, sede del Team, e la partecipazione al Rally del Marocco e all’ultima Baja della stagione, la Portalegre 500.
La Borward BX7 DKR EVO è lo sviluppo della Macchina già provata alla Dakar, l’ultima volta con Nicolas Fuchs, e che si affida a uno schema evolutivo affidabile e collaudato, le cui origini sono nobili, e sulla semplicità del propulsore, un V8 aspirato di grossa cubatura certamente più specificamente adatto alla nuova ”era” della Dakar Saudita.
La gestione dell’intero pacchetto Dakar di cui Joan Roma è il “centravanti” (un altro Equipaggio è previsto ma non ancora definito) è affidata all’esperienza del team Wevers Sport, la compagnia di Markelo, Olanda, già nota per le sue partecipazioni World Rally Car e nel Rally-Raid.
Ultimo aggiornamento, per ora, questa volta “seccante”. Tiziano Siviero non è più il tracciatore della Dakar. Il contratto che legava ASO al formidabile, e insostituibile, esperto di Rally, a tutto tondo visto che Siviero vuol dire anche Rally Italia Sardegna, scadeva a Giugno e non è stato rinnovato, e sicuramente la Dakar ne risentirà. Nuove sfide in vista per l’autore di tutte le edizioni sudamericane, e oltre, della Dakar?
Un grande In Bocca al lupo a tutti