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San Juan, 18 Gennaio. La Dakar si avvicina rapidamente alla mèta della 40ma edizione. Anzi, inizia a volteggiare a cerchi concentrici in prossimità della destinazione finale. La formazione Peugeot interpreta in maniera diversa e artivolata la terz’ultima Tappa del Rally, che unisce Chilecito a San Juan con un’altra Prova Speciale di oltre 500 chilometri, in realtà la più lunga del Rally 2018. Il ritmo è sostenuto, e all’ordine del giorno ci sono un po’ di navigazione, come sempre delicata, e lunghi tratti di piste rapide, da guidare con precisione a velocità elevate.
Il Direttore del Team Peugeot Total, Bruno Famin, assegna le parti. Stephane Peterhansel è libero di interpretare la sua come meglio crede, ma ha il compito di non lasciare avvicinare l’Avversario e, possibilmente, di innervosirlo. Peterhansel e Cottret non sbagliano una sola nota del complesso road book, riprendono rapidamente la testa della Speciale e si avviano a guidarla per quasi tutto il suo sviluppo. Gli spettatori, a migliaia lungo le piste, assistono al più lungo duello della storia della Dakar in Argentina e urlano al passaggio delle Macchine di Velizy. “Llegan la Aerolineas Peugeot!” I due Assi si scambiano le posizioni senza mai “levare” il piede. In realtà Peterhansel sostiene il confronto ma lascia spazio, la sua “missione” è, possibilmente, quella di “distrarre” l’Avversario. Peterhansel conclude, così, al secondo posto, posizione ideale per controllare ancora meglio Corsa e Avversario nella penultima Tappa del Rally.
La parte assegnata a Carlos Sainz e Lucas Cruz è la più facile e delicata allo stesso tempo. Il leader del Rally a due Tappe dalle fine può dare strada e tempo, ma deve mantenere altissimo il livello di concentrazione. Troppo spesso un momento di rilassamento si è trasformato in un dramma.
Sainz adotta un diverso atteggiamento, e definisce la sua condotta di guida “prudenziale”, ovvero basata su un limite di prestazione che non deve essere superato per nessuna ragione, ma che consenta alla 3008 DKR Maxi #303 di scorrere rapida e agile, soprattutto su quei terreni che sono più congeniali alle caratteristiche di guida del Bi-Campeon del Mundo WRC. Tradotta in valuta corrente, la prestazione solitaria di Sainz vale un confortevole nono posto assoluto al termine della lunghissima Prova, ma allo stesso tempo una svalutazione minima del suo vantaggio sul secondo in classifica Generale, Peterhansel.
Per Despres e Castera, infine, preciso ordine di scuderia. Accostare, aspettare al bordo della pista i compagni di Squadra, ripartire e proteggere loro le spalle. Così l’ex Campione motociclista lascia sfilare la Peugeot #300, poi la #303, e quindi diventa l’Assistenza più veloce della 40ma Dakar Perù-Bolivia-Argentina.
Nulla è cambiato, Sainz e Cruz conducono la Corsa con 44 minuti di vantaggio su Peterhansel e Cottret, che per parte loro tengono l’Avversario più o meno alla stessa distanza rispetto alla Tappa precedente.
Le Aeromobili Peugeot hanno adesso iniziato la discesa verso Cordoba, dove prevedono di atterrare il 19 Gennaio, per poi disputare l’ultimo “anello” della competizione l’indomani, epilogo della Dakar 2018.
Allacciate le cinture di sicurezza, per favore.