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DKR17 Mission. Parliamoci chiaro. La telefonia mobile è ormai “infiltrata” in un modo che si può definire capillare, sino a coprire “quasi” ogni angolo del Pianeta. Inoltre, funziona “quasi” in ogni condizione, meteo, geografica, ambientale. “Quasi”. Perché in effetti si cono ancora, e ci saranno sempre, dei coni d’ombra nella copertura GSM, o condizioni di malfunzionamento, o non-funzionamento, legate ad altri fattori. Come la saturazione delle antenne, o l’interruzione del servizio che, banalmente, può dipendere da un guasto o addirittura più a monte da un “taglio” della corrente elettrica. Uno dei limiti “standard” del GSM, tuttavia, è sempre la copertura. Ci sono ambienti, come il mare o il deserto, dove è comunque impossibile, o almeno irragionevole e non commercialmente vantaggioso, pensare si piazzare antenne e ripetitori in numero rilevante rispetto al numero degli… abitanti. In tutti questi casi, che è vero, possono essere considerati limite, non c’è che una soluzione che possa garantire il collegamento, voce e dati, al 100%. In quei casi, la soluzione unica è la telefonia e la trasmissione dati Satellitare.
Quindi per la nostra “missione” Dakar, che comunque si estendeva a vaste aree della Pampa Argentina, dell’Altopiano Boliviano e della Cordigliera delle Ande, un anno di più non abbiamo esitato a dotarci di un sistema satellitare multiplo, in grado cioè di coprirci le spalle, e il lavoro, garantendoci il collegamento necessario per non correre il rischio di “saltare” un appuntamento con i nostri lettori. E a ulteriore rafforzamento della “garanzia”, ci siamo rivolti al Partner che possiamo ormai considerare un Fratello, l’angelo custode delle nostre Comunicazioni: Intermatica.
In perfetto accordo con la Società romana, abbiamo quindi confermato la struttura mobile satellitare già collaudata, e composta da una copia di Telefoni portatili Iridium affiancati da una stazione satellitare Inmarsat BGAN. Gli apparechi che abbiamo utilizzato sono i modelli 9555 e Extreme 9575 per Iridium, e il collaudatissimo Cobham Explorer 500 per Inmarsat BGAN. Il perché di dettaglio della scelta è presto detto, e ricalca lo schema sperimentato con successo nelle scorse edizioni della Dakar. Il sistema Iridium è l’unico che garantisce una copertura davvero planetaria, che si estende addirittura ai poli, e soprattutto per il traffico voce è insuperabile. Il Sistema BGAN, collaudato da decenni di marineria, è un atout soprattutto per la trasmissione dei dati, ma garantisce in egual modo, fatta eccezione per gli estremi polari del Pianeta Terra, anche una ottima trasmissione voce.
I costi sono generalmente e in assoluto elevati, ma si giustificano chiaramente con la necessità di ancorare il servizio a infrastrutture tecnologiche molto costose (vedi i satelliti necessari per fare da ponte) e all’esclusività del sistema, che comunque è il più sicuro e affidabile. Naturalmente costi e necessità sono legati alla garanzia e alla qualità del servizio, ma non è così vero, in definitiva e almeno da un punto di vista relativo, che le tariffe sono proibitive, soprattutto se consideriamo l’importanza dell’utilizzo. Il collegamento tra due apparecchi della stessa “specie”, per esempio, è assolutamente accessibile, al punto che la scelta della coppia di Iridium è stata dettata anche dal fatto che con un telefono in “missione” e l’altro in redazione, potevamo disporre di un collegamento diretto a basso costo. Se poi ci si riferisce al diretto concorrente, la telefonia GSM, bisogna rilevare che i costi sono generalmente bassi se si tratta di rete interna, o “nazionale”, per intenderci, ma sappiamo benissimo che quando si passa al roaming si è vittime di veri e propri ladrocini, con tariffe e “balzelli” che ridicolizzano le pur elevate tariffe dei sistemi satellitari.
In generale, dunque, il sistema satellitare svolge funzione di backup, e quindi scende in campo nella situazioni più difficili o impreviste. È utile, se non fondamentale, poter contare su un “interlocutore” pronto e presente 24 ore su 24, ed ecco la scelta di Intermatica, che possa intervenire in caso di problematiche, generalmente legate alle configurazioni dei device. Tutti gli apparecchi funzionano sempre e variamente alimentati, dal piano elettrico standard, alla batteria, quindi a casa e in auto, e sono attivabili con semplicità e in pochi passi, per cui bastano appena pochi minuti per rendere il sistema operativo, anche partendo da zero.
Ci sono frangenti nei quali il collegamento, quella cosa così assolutamente “normale” oggi, diventa un miraggio d’altri tempi, impossibile. È allora che si è riconoscenti alla tecnologia
Ormai conosciamo la problematica e siamo stati anche questa volta in grado di attivarci sul sistema satellitare in quei luoghi deve già avevamo incontrato difficoltà di connessione. In quei casi non si trattava di vere e proprie emergenze ma di una semplice pianificazione delle eventuali. Come sapete, ci siamo imbattuti in una situazione del tutto imprevista e di una certa gravità, allorché la Dakar è stata fermata e “spezzata” in due dalla frana a Nord di Salta, in cui senza il sistema di Intermatica saremmo stati tagliati fuori anche noi. In quel caso, l’alluvione che ha trascinato a valle mezzo Paese si era portata via le linee elettriche, per cui anche internet, non più alimentati ripetitori e antenne, ma anche modem e router, è rimasta… al palo interrotta dai fiumi di fango. In quel caso non solo siamo stati in grado di garantirci i collegamenti necessari per svolgere puntualmente il nostro lavoro, ma abbiamo potuto mettere a disposizione della “crisi” il sistema di Intermatica che avevamo in dotazione. Effettivamente ci sono frangenti nei quali il collegamento, quella cosa così assolutamente “normale” oggi, diventa un miraggio d’altri tempi, impossibile. È allora che si è riconoscenti alla tecnologia e al fatto che qualcuno ci abbia fornito i mezzi adatti per utilizzarla in una situazione altrimenti irrisolvibile. Quel paio di chili di tecnologia sopraffina sono, in definitiva, una mossa vincente sul piano della tranquillità operativa.
Photos made with Nikon