Dakar 2016. Peugeot Sport svela i suoi piani, e tra questi...

Al lavoro anche a Parigi. Logico, una grande Casa impegnata in un programma sportivo di altissimo livello non va mai in vacanza, ma adesso sappiamo qualcosa di più sui programmi di Peugeot Sport, per la stagione in corso e per la prossima Dakar. Sappiamo che si lavora sull’evoluzione della 2008 DKR, e a grandi linee su quali sviluppi specifici, e che si lavora sulle strategie in funzione della Dakar che è stata appena annunciata, anch’essa a grandi linee, e infine sugli Equipaggi, e con gli Equipaggi, naturalmente.

L'esperienza insegna...

Il debriefing post-Dakar è servito per riavvolgere il nastro e rivivere analiticamente l’esperienza della Squadra e della 2008 DKR, debuttanti entrambe a dispetto della storia gloriosa del Marchio Peugeot, 4 epiche vittorie ottenute consecutivamente dal 1987 al 1990 con le 205 e 405 T16 Grand Raid. Per quanto Peugeot abbia indubbiamente avuto il privilegio di attingere al patrimonio di esperienza dei Piloti e a un solido database di informazioni, infatti, l’esperienza diretta è la sola che può mettere a confronto le situazioni reali con quelle che, sino al momento della verifica, sono solo attitudini. La Squadra Peugeot Sport al debutto alla Dakar si è comportata bene, ottenendo risultati allineati alla realtà del punto di sviluppo. 

Che poi questi risultati non siano stati pienamente soddisfacenti, ovvero che, come annunciato epicamente il giorno dell’entrata in scena del Progetto, la 2008 DKR non abbia vinto, dipende molto anche dalle esagerazioni inevitabilmente promosse dall’entusiasmo per la “creatura” e ridimensionate dal responso del campo di battaglia. D’altra parte, senza un entusiasmo contagioso certe operazioni talvolta neanche si riescono a fare, e l’entusiasmo è l’enzima, l’ingrediente indispensabile della pozione magica che trasforma il lavoro in successo. 

In ogni caso, agli uomini di Peugeot Sport e al loro “direttore d’orchestra”, Bruno Famin, va il grande merito di aver saputo bilanciare le altalenanti emozioni di due difficilissime settimane di gara e di aver così portato a termine la “missione” con due macchine su tre, spinte al massimo, ma non oltre, del loro stato di avanzamento. È il solo modo per portare a casa una completa ed esauriente biblioteca di dati da cui ripartire per continuare lo sviluppo del Progetto senza tempi morti o incertezze. Nessuno è rimasto scottato dall’esperienza, insomma, tranne forse lo stesso Famin cui un solo pomeriggio di distrazione è costato la dolorosa strinatura del collo. Sulla Macchina si lavora, a Parigi, dall’inizio di febbraio. 

Si lavora all'evoluzione della 2008 DKR

“Approvato” il concetto centrale della rivoluzionaria 2 Ruote Motrici, oggetto degli attuali sviluppi specifici sono il motore, principalmente per ridurre il lag, e le sospensioni, per renderla più agile e rapida sul passaggio degli ostacoli. Più avanti si interverrà anche sulle misure generali del telaio, con l’obiettivo di allargare la carreggiata e allungare il passo, soluzioni destinate ad aumentare la stabilità generale. Il motore è stato provato nell’area parigina, e la macchina “zero” con le nuove soluzioni di motore è stata testata soddisfacentemente in Spagna dai tre Piloti, Peterhansel, Sainz e Despres. Uno degli “avversari” più temibili in ambito di sviluppo è il tempo a disposizione in funzione delle “scadenze”. 

Diventa importantissimo programmare con precisione la tabella di marcia e, al “buio”, anche il successo ai traguardi intermedi. La Dakar 2016 è tra 250 giorni, e il programma di lavoro di Peugeot Sport sulla 2008 DKR prevede che la macchina scenda in pista una volta al mese, per effettuare dei test specifici nell’”ambiente” adatto, e che venga schierata, come era già stato ventilato durante la Dakar di quest’anno, alla partenza della terza edizione del Cina Grand Rally in programma a fine agosto. In tale occasione saranno allineate due vetture, quelle di Peterhansel e di Despres. Successivamente le versione evoluzione e pressoché definitiva della 2008 DKR “seconda serie” passerà al banco di prova degli ultimi test pre-Dakar.

Arriva David Castera

A questo punto… il colpo di scena, passato in sordina durante la presentazione ufficiale della Dakar del 16 aprile scorso e “merged” nella comunicazione ufficiale di Peugeot Sport di questi giorni. Due equipaggi al via del China Grand Rally, dicevamo. Accanto a Peterhansel siederà l’insostituibile Jean-Paul Cottret, ma il nome del Navigatore di Despres è un altro, udite, udite, quello di David Castera, l’ormai ex Direttore Sportivo e tracciatore della Dakar! Ricordate che vi avevamo accennato qualcosa mettendovi sulla strada? Bene, ora è ufficiale e la conferma viene direttamente dal nuovo “datore di lavoro” di Castera.  

Senz’altro un ottimo affare. David Castera, 43 anni, è uno “vero”, uno bravissimo. Non solo è il vincitore della Gilles Lalay Classic del 2001, la più dura prova di Enduro intitolata all’indimenticabile asso della Dakar, o l’ex motociclista 8° nel 1994, primo anno di gestione ASO affidata sul campo a Fenouil, 11° nel 1996 con una BMW e terzo alla Dakar del 1997 con una Yamaha, ma è l’uomo che conosce i Piloti perché lo è stato davvero, e la Dakar perché vi ha partecipato da Pilota privato e ufficiale, e dal 2005 passando dall’altra parte, sul ponte di comando. Nel 2005 come responsabile delle “Casse Moto” dei “privatoni” e dal 2006 come Direttore sportivo, incarico che era stato fino a due anni prima di Hubert Auriol, l”Africano” cui il padre di David preparava le moto per la Dakar.

David Castera è dunque il Navigatore di Cyril Despres. Il bravissimo Gilles Picard va come promesso in “pensione” e passa al fianco di Auriol nell’organizzazione del China Grand Rally, e in questo grande vortice di personaggi  “dakariani” c’è un nuovo travaso di un’enorme volume di esperienza. Navigatore, dunque, ma con un peso globale che verosimilmente si farà sentire sull’organizzazione generale del Team Peugeot Sport alla Dakar.