Dakar 2016 Peugeot. Le 2008 DKR in volo radente sul Salar di Uyuni. L’ultimo WP è di Peterhansel

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Gran Premio del Salar di Uyuni, l’anello magico della meraviglia boliviana. Una volata di oltre 500 chilometri a 4.000 metri. I “caccia” Peugeot si alternano al comando, e al traguardo, finalmente, è Peterhansel davanti a Sainz e Loeb.
8 gennaio 2016

Uyuni, 8 Gennaio. Adesso si permettono pure di duellare sul filo dei 200 all’ora su oltre 500 chilometri di Prova Speciale, di volare basso sulla superficie piatta attorno al Salar di Uyuni senza più remore o freni tattici. Vinca il migliore. I tre “P-Wing” 2008 DKR si alternano al comando della sesta tappa waypoint dopo waypont, e ad ogni fotocellula al comando c’è una Peugeot con le altre a ruota che sollecitano l’andatura. Il ritmo si fa infernale, nessuna spia rossa di temperatura preoccupa più gli ingegneri di Peugeot. Bruno Famin, l’“Ammiraglio” del Team Peugeot Total, ha dato il via libera ai Piloti a ragion veduta, dopo aver verificato che anche l’altitudine, ormai, non è più un fantasma sul cammino dell’evoluzione della 2008 DKR. La Dakar delle auto si è fatta avvincente come non accadeva da anni, e sorpassa il clamore di solito creato dall’Avventura dei Motociclisti. Ora le attenzioni degli appassionati sono concentrate sulle quattro 2008 DKR che hanno cambiato la Dakar facendole fare un salto di qualità che mancava da 15 anni. È la nuova era inaugurata da una formula senza compromessi, rivoluzionaria e coraggiosa, che sta dando i suoi frutti già al secondo anno di esperienza. Ed è un record anche questo, storico nella lenta evoluzione della Dakar.

Il film della volata del Salar. Nella prima parte della Uyuni-Uyuni sono Peterhansel e Cottret che impongono l’andatura, ma al 4° Waypoint, un terzo di Speciale circa, sono Loeb-Elena che passano al commando. L’accelerazione più forte alla parte centrale della Tappa è impressa dalla 2008 DKR n° 303 di Sainz-Cruz, che vola sulle piste velocissime attorno al Salar e si istallano in testa. Nell’ultimo terzo della Speciale è la volta di Peterhansel, che sovverte definitivamente l’ordine di volo delle tre Peugeot installandosi al comando della Pattuglia stellare. “Monsieur Dakar” prende il comando delle operazioni e allunga costantemente, favorito da un lieve rallentamento delle altre due 2008 DKR che abbassano il ritmo, Loeb in funzione tattica della lunga Speciale che riporterà i concorrenti in Argentina, Sainz evidentemente pago di un altro risultato eccellente e con il pensiero alle “sue” tappe di sabbia della seconda parte della Dakar.

Un’altra tappa conclusa con una vittoria Peugeot 2008 DKR, ormai il conto è perso, ma la media è 100%, tre 2008 DKR sul podio di giornata e tre ai primi tre posti della classifica generale. Con i complimenti pubblici del quarto in classifica, Nasser Al Attiyah, che riconosce alle nuove Peugeot doti velocistiche inarrivabili.

Dopo il Salar e la grande festa di Uyuni, che ha raccolto centinaia di migliaia di visitatori venuti apposta per la Dakar, il convoglio della 38ma edizione si sposta nuovamente verso Sud, in direzione del confine argentino con la settima tappa. È una tappa delicata, perché porta alla giornata di riposo ed è tradizionalmente impietosa. Ma la tappa più difficile è, questa volta, per i mezzi di assistenza, costretti a un trasferimento di oltre 1.000 chilometri, ad una media oraria bassissima a causa dei limiti imposti dall'organizzazione e dal codice boliviano. Trivial.

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