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L’ambiente è “caldo”, lo sarà ancora di più in corrispondenza del prossimo, atteso super Rally Oilibya del Marocco dei primi di Ottobre e, del resto, ormai la temperatura salirà gradualmente, inesorabilmente, inquietantemente e ansiosamente fino al torrido, al calor rosso, agonisticamente molto più che climaticamente, 3 gennaio, quando da Buenos Aires partirà la Dakar 2016.
La lunga storia del cambiamento di percorso della Dakar ha infiammato la fine delle vacanze e l’inizio di settembre, e ora arriva, irrompendo con tutto il clamore possibile, la nuova Peugeot 2008 DKR16, “vista” e descritta nelle sue forme generali definitive. È non meno stupefacente, anche se ora siamo un po’ più assuefatti ai caratteri tecnici ed estetici distintivi dell’avanguardia progettuale di Peugeot Sport, della Macchina rivoluzionaria che fece la sua apparizione un anno fa e che poi debuttò alla Dakar 2015.
È più da “guerra”, se possibile, e affascinante sia pure sotto quel velo di carbonio e di design che avvolge, ed esprime ancor meglio, le non celate “intenzioni” tecniche della “belva”.
La nuova 2008 DKR16 è più grande, più larga… è più sotto quasi tutti i punti di vista rispetto alla sua per quanto recente progenitrice. Sostanzialmente una vettura che non si esagera a definire completamente nuova. A Velizy il Dream Team guidato da Bruno Famin ha lavorato a fondo sulla macchina del debutto alla Dakar, sommando agli atout del progetto originale tutti gli elementi raccolti durante la Dakar e la Campagna vittoriosa del Silk Road Rally in Cina, ottenuta con la doppietta delle 2008 DKR+ evoluzione guidate da Stephane Peterhansel e Cyril Despres.
Intanto, la 2008 DKR per la Dakar ha aumentato sensibilmente la carreggiata e di poco il passo, ma ha quasi annullato gli sbalzi anteriore e posteriore. Sono le misure che “quadrano” e che sono frutto delle riflessioni effettuate sulle esperienze dirette in gara e durante i test 2015, e che fanno della 2008 DKR16 una macchina un po’ più “buggy”, anche se il termine non è coerente con la portata generale del Progetto Peugeot. A Velizy hanno lavorato a fondo anche sulle sospensioni e sul funzionamento dei cinematismi incaricati di “gestire” un’escursione da capogiro, nuove ruote in magnesio, leggerissime come le nuove, sempre “importanti” gommature Michelin studiate specificamente per questa Vettura su… specifiche dei progettisti di Velizy.
Un altro “dipartimento” particolarmente impegnato è quello che si è incaricato di definire la nuova aerodinamica della 2008 DKR16. La Macchina da Guerra è ora profilata diversamente, soprattutto nelle zone che interessano gli ingressi dei flussi di raffreddamento sul tetto e sulle fiancate immediatamente a ridosso delle (ridotte) portiere.
Ma le novità stupefacenti non sono solo sotto il cofano
Altri aspetti, meno evidenti ma non meno importanti, del lavoro di Famin & Co, riguardano l’evoluzione del motore, e dell’assetto generale non solo in funzione delle rinnovate misure fondamentali. “Sotto il cofano”, come si usa dire, il V6 Turbo Diesel di 3 litri (già originariamente accreditato di circa 340 cavalli e 800 Nm di coppia!) ha guadagnato ancora in potenza e, per quanto è lecito interpretare, molto in valori di coppia e range di utilizzo, con un sostanziale miglioramento nella reattività di risposta e di “fornitura” delle sue caratteristiche prestazionali. Per quanto riguarda l’assetto, una rivisitazione così profonda della 2008 DKR ha consentito ai progettisti di riparametrare anche alcuni valori di assetto basati sulla distribuzione dei pesi. Ecco, quindi, che la nuova 2008 DKR16 è, sì, più leggera, ma con un baricentro sensibilmente spostato verso il basso. Ecco, essere riusciti a lavorare con successo sulla chiave del centro di gravità (ricordiamo che la versione “+” della 2008 DKR, vittoriosa in Cina, ha sperimentato molte delle evoluzioni che saranno definitive sulla nuova macchina) è forse l’aspetto tecnico ora meno evidente, ma certamente tra i più interessanti in prospettiva… Dakar 2016, anche nella nuova configurazione di percorso.
Ma le novità stupefacenti non sono solo “sotto il cofano”. Altre sono attese con non minori ansia e curiosità, e riguardano l’aspetto sportivo del Team Peugeot Total. Il Team di Bruno Famin, “esordiente” alla Dakar 2015, ha ora un anno intero di esperienza anche sotto il profilo sportivo e logistico della gestione di un evento così complesso e importante. Si sa, tali forme di esperienza si avvalorano di scelte che portano a progressi esponenziali, soprattutto se, poi, si decide di aggiungere al valore tecnico un carico umano importante.
E anche sotto questo aspetto è bene rimanere ben sintonizzati su Velizy, perché non è finita…