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I colori e la festa della parata di ieri sono già un lontano ricordo. La Dakar 2015 è ufficialmente cominciata ed entra subito nel vivo con la prima tappa da Buenos Aires a Villa Carlos Paz. 838 km che permettono di farsi già una prima idea sulle forze in campo. La bandiera a scacchi scatta prima per le moto, quando a Buenos Aires non sono ancora le 8 di mattina. Poi è la volta dei quad, quindi delle auto e infine dei mastodontici camion. I mezzi lasciano rapidamente la metropoli argentina e si concedono un breve riscaldamento dirigendosi a nord-ovest, verso Rosario, in una zona che nelle passate edizioni era già stata teatro di tappe cruciali della corsa. Dopo soli 144 km di trasferimento inizia già la prima prova speciale della Dakar 2014. 175 km da percorrere a gas spalancato nella campagna argentina, su un terreno pianeggiante e duro.
Lo scenario cambia rapidamente anche se tutto sommato siamo davanti ad una tappa senza particolari difficoltà, specialmente per i piloti più esperti. La prima prova però rimane comunque importantissima perché mette in luce chi è riuscito a calarsi fino in fondo nella parte fin dal via, trovando la massima concentrazione e il giusto passo di gara. E poi ogni metro di terra percorso alla Dakar non va mai sottovalutato. Insidie ed imprevisti si possono annidare alla fine di ciascuno dei velocissimi rettilinei che costellano questa prima prova. Dopo la fine del tratto cronometrato i protagonisti della Dakar si concedono una breve pausa, fanno rifornimento ai veicoli e si rimettono subito in marcia. Devono ancora affrontare infatti un trasferimento di 519 km fino al bivacco di Villa Carlos Paz, una piccola città che sorge tra verdi colline nella provincia di Cordoba, particolarmente affollata di turisti in questo periodo dell’anno.
Moto: il riscatto di Sam Sunderland
Il più radioso tra i motociclisti a giungere al bivacco è senza dubbio Sam Sunderland, che si aggiudica la prima tappa dopo averla dominata ininterrottamente dall’inizio alla fine. Avevamo lasciato il britannico lo scorso anno, costretto ad abbandonare la Dakar solo alla terza tappa con il motore della sua Honda K.O. Un ritiro amaro, perché arrivava dopo una vittoria nella seconda giornata che aveva fatto sognare il pilota inglese. Quest’anno però Sunderland, 25 anni, cambia colore e torna alla Dakar in sella a KTM e, a giudicare dalla prima tappa, sembra avere le carte in regola per mettere i bastoni tra le ruote al dominatore Coma.
Sunderland, dopo la prova speciale, ha dichiarato: «E’ difficile giudicare la strategia basandosi solamente sul primo giorno di gara. In ogni caso credo di aver fatto una buona speciale e questo un motivo sufficiente per essere contenti oggi. La moto non ha perso un colpo, è davvero veloce e credo di aver fatto registrare un buon tempo. Oggi sono stato un vero concorrente per la vittoria e spero di esserlo anche alla fine della gara. Del resto abbiamo percorso solo 175 km e c’è ancora un percorso lunghissimo che ci aspetta».
“Chi sta pensando ad un risultato al di sotto delle aspettative per Marc Coma si sbaglia di grosso”
L’armata Honda in ogni caso anche quest’anno continua a sentire odore di riscatto. In seconda posizione infatti oggi si piazza un bravissimo Paulo Gonçalves, in sella alla CRF 450 Rally, per di più a soli 5 secondi dal vincitore della tappa. Al terzo posto troviamo invece il campionissimo Marc Coma, sempre insieme alla sua fedele KTM. Ci teniamo a precisare che chi sta pensando ad un risultato al di sotto delle aspettative si sbaglia di grosso. Coma ci ha abituato negli anni alla sua strategia molto particolare. Mentre altri piloti, come lo stesso Sunderland, partono sin dalla prima tappa dando il massimo, Coma amministra in maniera più controllata le energie, sferrando l’attacco decisivo solo al momento giusto della corsa. Prima di giudicare i risultati del super campione quindi, dobbiamo aspettare senza dubbio le prossime tappe. Lo spagnolo in ogni caso è solo a un minuto di distacco dal vincitore e mezzo munito davanti a Joan Barreda, che in sella alla sua Honda ha fatto di tutto per intralciare il risultato finale di Coma. Risultato di rilievo poi per Alain Duclos, in gara con la Sherco, che si piazza quinto e primo tra i piloti francesi.
Ci piace segnalare anche il risultato di Matthias Walkner, campione in MX1 e MX3, che è alla sua prima Dakar. L’austriaco, 28 anni, 11° al Rally del Marocco, si ritrova in gara con la stessa KTM di Coma, e ha chiuso la sua prima speciale con uno splendido ottavo posto. Bello anche il 17° di Laia Sanz su Honda, una delle poche donne che troviamo nello squadrone dei motociclisti. Iniziano la Dakar in punta di piedi invece Olivier Pain (Yamaha) e Jordi Viladoms (KTM) che si piazzano rispettivamente 13° e 14°. Discorso analogo per il nostro Alessandro Botturi, che in sella alla Yamaha WR450 F Rally, chiude la prima giornata 27°.
Auto: si avvera il peggior incubo per Nani Roma
Partenza da incubo nelle auto per il campione in carica Nani Roma. Dopo pochi km lo spagnolo è costretto a fermarsi con la sua Mini per problemi alla pressione dell'olio che lo costringono ad una lunga e interminabile sosta, che di fatto lo mettono fuori da giochi in questa prima tappa. Sembra una vera beffa del destino perché Nani Roma puntava tutto sull’affidabilità per questa Dakar ed è stato tradito alla partenza proprio da un guasto tecnico. Intanto il suo peggiore e più temibile nemico, il Principe del Qatar Nasser Al-Attiyah va a prendersi la testa della corsa dopo le prime speciali, inseguito dall’altra Mini dell’argentino Orlando Terranova. Le due Mini si inseguono per tutta la prova speciale, ma il Principe sembra imprendibile, mentre l’inseguitore argentino manda in visibilio il pubblico locale.
“L’esuberante Hummer di Robby Gordon alla fine riesce ad avere la meglio, aggiudicandosi il terzo gradino del podio”
Molto più movimentata invece la battaglia per il terzo posto dove si sono scambiate più volte la posizione le Toyota di De Villiers e Ten Brinke e l’esuberante Hummer di Robby Gordon, che alla fine riesce ad avere la meglio, aggiudicandosi il terzo gradino del podio. De Villiers, al volante della Toyota a benzina, un vero pericolo per le Mini a gasolio, penalizzate dai regolamenti, alla fine è quarto, seguito dall’altra Mini del Polacco Holowczy.
Bellissimo il debutto per Peugeot, che torna alla Dakar dopo 25 anni di assenza. Le 2008 DKR a due ruote motrici danno prova fin dall’inizio di avere la stoffa per stare nelle posizioni di vertice con Carlos Sainz ottavo che precede Monsieur Dakar Stephane Peterhansel, decimo. Le vetture non sono riuscite a portare avanti una sessione di test ben strutturata prima della gara e questa prima prova è già andata oltre le aspettative, con distacchi dal vertice nell’ordine di soli due minuti. C’è ancora ampio margine quindi non solo per crescere e consolidare il ritmo di gara, ma anche per recuperare sulle collaudate Mini. Discorso diverso invece per Cyril Despres che per la prima volta prende parte alla Dakar sulle quattro ruote. L’ex campione motociclista, com’era immaginabile, ha incontrato qualche difficoltà in più degli inossidabili compagni di squadra e si è piazzato 33°, a 10 minuti di distacco dalla testa della corsa.
Quad: ancora Casale e Sonik
Nei quad sembra che si sia congelata la classifica finale dello scorso anno. Il campione in carica Ignacio Casale infatti vince la prima tappa, seguito in seconda posizione dall’eterno rivale Rafal Sonik. La nostra Camelia Liparoti invece chiude al 26° posto.
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Aggiornamento
In tarda serata arriva la penalizzazione per eccesso di velocità di Nasser Al-Attiyah, che sprofonda in settima posizione. La vittoria passa a Orlando Terranova (Mini) e Robby Gordon (Hummer) passa al secondo posto.
Dakar 2015, I tappa. La classifica Moto
1 006 - SAM SUNDERLAND(GBR) KTM 450 RALLY REPLICA 1h18m57s
2 007 - PAULO GONCALVES(PRT) HONDA CRF450RALLY 1h19m02s +00:00:05
3 001 - MARC COMA(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 1h20m09s +00:01:12
4 002 - JOAN BARREDA BORT(ESP) HONDA CRF450RALLY 1h20m38s +00:01:41
5 014 - ALAIN DUCLOS(FRA) SHERCO TVS RTR 450 1h21m05s +00:02:08
6 012 - JEREMIAS ISRAEL ESQUERRE(CHL) HONDA CRF450RALLY 1h21m13s +00:02:16
7 009 - DAVID CASTEU(FRA) KTM 450 RALLY 1h21m33s +00:02:36 --:--:--
8 027 - MATTHIAS WALKNER(AUT) KTM 450 RALLY REPLICA 1h21m39s +00:02:42
9 031 - PABLO QUINTANILLA(CHL) KTM 450 RALLY REPLICA 1h21m55s +00:02:58
10 011 - RUBEN FARIA(PRT) KTM 450 RALLY REPLICA 1h21m59s +00:03:02
11 026 - TOBY PRICE(AUS) KTM 450 RALLY REPLICA 1h22m28s +00:03:31
12 005 - HELDER RODRIGUES(PRT) HONDA CRF450RALLY 1h22m29s +00:03:32
13 003 - OLIVIER PAIN(FRA) YAMAHA WR450F 1h22m31s +00:03:34
14 004 - JORDI VILADOMS(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 1h22m42s +00:03:45
15 010 - JUAN PEDRERO GARCIA(ESP) YAMAHA 450 WR RALLY JVO 1h23m27s +00:04:30
Dakar 2015, Tappa I. Classifica Auto aggiornata dopo la penalizzazione di Al-Attiyah
1 305 - ORLANDO TERRANOVA(ARG) MINI ALL4 RACING 1h13m12s +00:00:00
2 308 - ROBBY GORDON(USA) HUMMER HST 1h13m54s +00:00:42
3 303 - GINIEL DE VILLIERS(ZAF) TOYOTA PICK UP HILUX 1h14m02s +00:00:50
4 307 - KRZYSZTOF HOLOWCZYC(POL) MINI ALL4 RACING 1h14m06s +00:00:54
5 316 - EMILIANO SPATARO(ARG) RENAULT DUSTER 1h14m08s +00:00:56
6 315 - BERNHARD TEN BRINKE(NLD) TOYOTA PICK UP HILUX 1h14m28s +00:01:16
7 301 - NASSER AL-ATTIYAH(QAT) MINI ALL4 RACING 1h14m50s +00:01:38
8 304 - CARLOS SAINZ(ESP) PEUGEOT BUGGY 2008 DKR 1h14m56s +00:01:44
9 314 - ERIK VAN LOON(NLD) MINI ALL4 RACING 1h15m10s +00:01:58
10 302 - STEPHANE PETERHANSEL(FRA) PEUGEOT 2008 DKR 1h15m25s +00:02:13
11 309 - CHRISTIAN LAVIEILLE(FRA) TOYOTA HILUX 1h15m46s +00:02:34
12 306 - CARLOS SOUSA(PRT) MITSUBISHI ASX 1h15m54s +00:02:42
13 310 - VLADIMIR VASILYEV(RUS) MINI ALL4 RACING 1h16m04s +00:02:52
14 327 - LEEROY POULTER(ZAF) TOYOTA PICK UP HILUX 1h17m30s +00:04:18
15 311 - MAREK DABROWSKI(POL) TOYOTA PICK UP HILUX 1h17m47s +00:04:35