Dakar 2013, Tappa 2. Vincono Barreda (Husqvarna) e Peterhansel (Mini)

Dakar 2013, Tappa 2. Vincono Barreda (Husqvarna) e Peterhansel (Mini)
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Spettacolo tra le dune. Vincono Barreda (Husqvarna), Peterhansel (Mini All4 Racing) e De Rooy (IVECO). La Prova Speciale è resa particolarmente interessante da un difficile passaggio di navigazione | <i>P. Batini</i>
6 gennaio 2013

Pisco, 6 gennaio. Per la sua festa la Befana ha portato ai “dakariani” la giostra delle dune. 100% sabbia, sette way point, “boe” ravvicinate di una regata nel mare di onde di sabbia, pochissimi riferimenti e il primo scenario autenticamente espressivo della Dakar appena partita… e già nel vivo. (A proposito, la Vendée Globe, regata a vela per solitari a cui abbiamo accennato all’inizio dei nostri report, sta per incrociare il meridiano dove si trova ora la Dakar, ma in Atlantico, François Gabart sempre in testa).

Una tappa nella sabbia

Dakar nel vivo, dicevamo. Ce lo aspettavamo, così come ci aspettavamo quelle piccole, eloquenti sorprese che hanno fatto della prima giornata “vera” dell’edizione 2013 uno spettacolo all’altezza del biglietto pagato. La Pisco-Pisco, un anello ad Ovest della città che da il nome ad una Storia… e a un modo di bere che è tipico della fascia andina del Sudamerica, è più vicina ad un immenso tour di questo angolo di Paradiso (soprattutto per gli amanti della sabbia), che ad una tappa “classica” della Dakar.

 

La storia del Rally racconta, infatti, che sono ben poche le tappe con partenza e arrivo nello stesso luogo, e che l’opzione è riservata alle occasioni speciali, altrimenti è più in generale trascurata in favore di una spiccata tendenza a “massacrare” i suoi ospiti in tappe spesso interminabili. Comunque gli ospitali peruviani meritavano uno spettacolo del genere, 85 chilometri di trasferimento e 242 di Prova Speciale, tutto nella sabbia, ed un superbo colpo d’occhio. La Pisco-Pisco verrà probabilmente ricordata per le sue caratteristiche, oggi speciali se consideriamo che tra qualche giorno la sabbia lascerà il posto a piste sempre più dure, e che grosse difficoltà non se ne sono ancora viste (ma sono attese già per la tappa successiva).

dakar 2013 8
La seconda tappa si è svolta interamente nella sabbia

 

L’equilibrata formula della prima prova-prologo ha sortito il suo effetto. Non ha sacrificato lo spettacolo inaugurale e, altrettanto equilibratamente, ha influenzato la seconda prova speciale del Rally in corso. I Piloti più attenti alla prospettiva Santiago l’hanno interpretata in maniera sobria, ma non “loffia”, traendo il massimo profitto dalla posizione di partenza determinata da quel corto rush di tredici chilometri. È in virtù di questa scelta che Joan Barreda ha potuto agevolmente fare sua la ben più impegnativa speciale di oggi. Dopo un quarto d’ora lo spagnolo del Team Husqvarna by SpeedBrain ha recuperato sugli apripista, per poi guidare e controllare il gruppetto di testa che, come accade in queste situazioni, ha proseguito compatto sino all’arrivo. Nessun “colpo di testa”, ovvero nessun tentativo di fuga. Dopo mezz’ora la classifica finale aveva già assunto la sua fisionomia definitiva.

Alessandro Botturi si perde tra le dune

O quasi. Sì, perché c’è sempre il diavolo che ci mette lo zampino, creando quel differenziale che in taluni casi diventa un vero e proprio colpo di scena. Dopo due way point, infatti, il terzo del KM 71 era più complicato da trovare. In questi casi bisogna passare ad una certa distanza dal punto, che non è noto, e solo allora lo strumento rivela la posizione fornendo il consenso a proseguire. Alessandro Botturi era sesto al secondo WP, ma a quello successivo il GPS non “apriva” il punto. Il meccanismo di funzionamento dei WPM (Way Pont Mascherato) e dei WPS (Way Point di Sicurezza) è semplice. Il punto viene evidenziato quando il concorrente entra nel raggio, rispettivamente, di 3KM e di 800 metri, e il passaggio è validato quando il Pilota entra nel raggio concentrico di 90 metri, o 200 metri rispettivamente. Botturi ha così cercato a lungo il passaggio corretto, finendo per “pascolare” insieme al compagno d Squadra Paulo Gonçalves per una ventina di minuti. Ecco spiegato il trentesimo posto finale del Bresciano (di Lumezzane).

 

Alessandro Botturi. «Ero partito bene, e senza forzare mi sono portato sul gruppo dei primi. Quinto all’inizio, poi sesto, ma ero lì e mi divertivo. Poi è arrivato il terzo Way Point e, pur passando dove ritenevo dovesse trovarsi, lo strumento non lo attivava mai. Passa e ripassa ho iniziato a perdere tempo, poi ho allargato il campo di ricerca. Si vede che la prima volta sono passato a pochissimi metri dal “consenso”, o che lo strumento ha avuto un ritardo. Sta di fatto che mi sono perso ed ho lasciato tra le dune almeno una ventina di minuti. Mi sono poi ripreso ed ho cercato di recuperare nella parte finale del percorso, ma senza forzare troppo per evitare rischi inutili. Il tempo che si perde per strada non si può recuperare subito, ci vuole altro tempo e non vale la pena di mettere a repentaglio la sicurezza e la gara per un obiettivo impossibile. Domani sarà un altro giorno, e vedrò di recuperare un altro “pezzetto” del tempo perso oggi».

Cyril Despres e Francisco Lopez, dal canto loro, attesi ad una prova di “conferma” e di “rivincita”, hanno commesso invece un analogo errore di navigazione, sempre nella zona “incriminata” cercando di contornare un tratto di dune

 

Botturi non è stato comunque il solo a cadere nella prima trappola della Dakar 2013. Insieme a lui, come abbiamo visto, Paulo Gonçalves, ma anche Helder Rodrigues, testa di serie Honda, ha perso una diecina di minuti, rimanendo anche senza carburante a pochi km dalla fine, e altri hanno accusato piccoli problemi, per fortuna non gravi, come Ruben Faria, portatore d’acqua di Despres, cui si è spenta la moto in vista del traguardo. “Garone”, invece, per un altro portatore d’acqua, in questo senso disoccupato poiché era l’assistente di Marc Coma. Joan Pedrero, partito molto indietro, oltre la quarantesima posizione, ha rischiato un poco nella sua lunga serie di sorpassi nella polvere, ma ha chiuso la Speciale al secondo posto, davanti al sorprendente australiano Matt Fish, al debutto con il Team di Barreda e Botturi.

Errori di navigazione anche per Despres

Cyril Despres e Francisco Lopez, dal canto loro, attesi ad una prova di “conferma” e di “rivincita”, hanno commesso invece un analogo errore di navigazione, sempre nella zona “incriminata” cercando di contornare un tratto di dune. A Lopez va la parziale scusante di aver dovuto aprire la pista in virtù della vittoria nel prologo ma, chiudendo rispettivamente in 12ma e, addirittura, 29ma posizione, entrambi i Piloti pagano una bella cifra in termini di tempo, e sono quinto e ventesimo, ben “ridossati” dal leader provvisorio, ma autorevolmente in grado di “reggere”, Joan Barreda Bort.

dakar 2013 10
La navigazione è stata la chiave di questa seconda tappa della Dakar 2013

Peterhansel inizia ad imporsi fin da subito

Anche tra le auto la navigazione è stata la chiave di volta della seconda tappa, che ha mostrato così una doppia facia, all’inizio ed alla fine della Speciale. Partiti in tromba, i Buggy Red Bull Qatar di Nasser Al-Attiya e Carlos Sainz hanno dominato la prima parte della giornata, distanziando tutti gli avversari e trascinando dietro di loro il solo Guerlain Chicherit, alla guida di un potente Buggy motorizzato da un V Chevrolet di ben 6.200 cc di cilindrata. Giunti nella zona calda della tappa, però, tutti i battistrada hanno commesso analoghi errori di navigazione, perdendo tempo e posizioni e lasciando passare i “maestri”.

 

Neanche a dirlo, ad approfittare della situazione, ma diremmo meglio facendo la loro gara, Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret hanno inciso un’altra tacca sul loro palmares, vincendo la Speciale davanti a De Villiers e a Ronan Chabot (l’altro SMG), ed insediandosi in testa alla generale con un piccolo ma rassicurante margine sugli stessi avversari di giornata. Per Al-Attiya e Sainz, sesto e undicesimo, il discorso non è certo chiuso, ma è un peccato che soprattutto il Pilota del Qatar non abbia potuto approfittare di una tappa 100% a lui congeniale. Di rassicurante c’è comunque il fatto che il loro Buggy, pur ancora “grezzo”, si va rivelando sicuramente competitivo.


In termini numerici niente è ancora perduto per nessuno, ma anche uno sfidante “loquace” e provocatore come Robby Gordon è oltre la trentina, dietro all’analogo, spettacolare Trophy Truck, anch’esso motorizzato Chevrolet, di Eric Vigoroux sicuramente. L’americano è inferocito, e “minaccia” vendetta! Più “regolare”, invece e infine, la gara dei Camion. I Mostri del Deserto possono anche perdersi, ma per motivi tutt’altro che tattici. Se sbagliano è un errore e basta. Gli Elefanti, infatti, passano ovunque e non si fermano davanti a nulla, può essere la duna più alta del Mondo.

 

L’imperativo è, semmai, evitare di fermarsi, perché un Camion non lo tiri fuori, eventualmente, con la stessa facilità di una moto. E la sfida dei Camion è già abbastanza chiara. Gerard De Rooy ha vinto ed è in testa alla generale, ed un altro IVECO sinceramente per noi assai più interessante, il New Trakker Evolution 2 di Miki Biasion, Umberto Fiori e Michel Huisman, è al terzo posto. Tra i due compagni di Squadra e di Marca, il Tatra di Ales Loprais.

 

Piero Batini

Dakar 2013, tappa 2. La classifica delle Moto

 

 

Pos.

 

Name

Mark

Time

variation

Penalty

1

5

  • BARREDA BORT (ESP)

HUSQVARNA

02:42:31

-

-

2

12

  • PEDRERO (ESP)

KTM

02:45:47

00:03:16

-

3

39

  • FISH (AUS)

HUQSVARNA

02:48:24

00:05:53

-

4

11

  • FARIA (PRT)

KTM

02:48:57

00:06:26

-

5

29

  • CASELLI (USA)

KTM

02:49:41

00:07:10

-

6

37

  • CURTIS (ZAF)

KTM

02:50:20

00:07:49

-

7

10

  • CASTEU (FRA)

YAMAHA

02:50:39

00:08:08

-

8

4

  • VILADOMS (ESP)

HUSQVARNA

02:50:46

00:08:15

-

9

92

  • ISRAEL ESQUERRE (CHL)

HONDA

02:50:50

00:08:19

-

10

8

  • ULLEVALSETER (NOR)

KTM

02:52:13

00:09:42

-

11

9

  • PAIN (FRA)

YAMAHA

02:52:14

00:09:43

-

12

1

  • DESPRES (FRA)

KTM

02:52:41

00:10:10

-

13

14

  • DUCLOS (FRA)

SHERCO

02:52:47

00:10:16

-

14

57

  • GRABHAM (AUS)

KTM

02:52:47

00:10:16

-

15

3

  • RODRIGUES (PRT)

HONDA

02:53:03

00:10:32

-

16

45

  • RODRIGUEZ (CHL)

HONDA

02:54:46

00:12:15

-

17

6

  • SVITKO (SVK)

KTM

02:55:46

00:13:15

-

18

183

  • QUINTANILLA (CHL)

HONDA

02:56:55

00:14:24

-

19

21

  • FRETIGNE (FRA)

YAMAHA

02:57:15

00:14:44

-

20

123

  • FAGGOTTER (AUS)

YAMAHA

02:58:21

00:15:50

-

21

15

  • VERHOEVEN (NLD)

YAMAHA

02:58:35

00:16:04

-

22

20

  • GONÇALVES (PRT)

HUSQVARNA

02:58:51

00:16:20

-

23

19

  • CZACHOR (POL)

KTM

02:59:18

00:16:47

-

24

49

  • RODRÍGUEZ (ARG)

HONDA

02:59:27

00:16:56

-

25

18

  • PRZYGONSKI (POL)

KTM

02:59:49

00:17:18

-

Dakar 2013. Classifica generale delle Moto

 

Pos.

Name

Mark

Time

variation

Penalty

1

5

  • BARREDA BORT (ESP)

HUSQVARNA

03:24:11

-

-

2

11

  • FARIA (PRT)

KTM

03:29:47

00:05:36

-

3

12

  • PEDRERO (ESP)

KTM

03:30:47

00:06:36

-

4

10

  • CASTEU (FRA)

YAMAHA

03:31:09

00:06:58

-

5

1

  • DESPRES (FRA)

KTM

03:33:01

00:08:50

-

6

39

  • FISH (AUS)

HUQSVARNA

03:33:29

00:09:18

-

7

37

  • CURTIS (ZAF)

KTM

03:33:30

00:09:19

-

8

8

  • ULLEVALSETER (NOR)

KTM

03:33:38

00:09:27

-

9

4

  • VILADOMS (ESP)

HUSQVARNA

03:33:46

00:09:35

-

10

92

  • ISRAEL ESQUERRE (CHL)

HONDA

03:33:50

00:09:39

-

11

29

  • CASELLI (USA)

KTM

03:33:56

00:09:45

-

12

14

  • DUCLOS (FRA)

SHERCO

03:35:27

00:11:16

-

13

9

  • PAIN (FRA)

YAMAHA

03:35:44

00:11:33

-

14

183

  • QUINTANILLA (CHL)

HONDA

03:36:35

00:12:24

-

15

3

  • RODRIGUES (PRT)

HONDA

03:36:43

00:12:32

-

16

45

  • RODRIGUEZ (CHL)

HONDA

03:37:01

00:12:50

-

17

6

  • SVITKO (SVK)

KTM

03:37:51

00:13:40

-

18

15

  • VERHOEVEN (NLD)

YAMAHA

03:37:55

00:13:44

-

19

57

  • GRABHAM (AUS)

KTM

03:38:17

00:14:06

-

20

7

  • LOPEZ (CHL)

KTM

03:40:00

00:15:49

-

Dakar 2013, tappa 2. La classifica delle Auto

 

Pos.

Name

Mark

Time

variation

Penalty

1

302

  • PETERHANSEL (FRA)
  • COTTRET (FRA)

MINI

02:35:38

-

-

2

301

  • DE VILLIERS (ZAF)
  • VON ZITZEWITZ (DEU)

TOYOTA

02:38:13

00:02:35

-

3

316

  • CHABOT (FRA)
  • PILLOT (FRA)

SMG

02:40:30

00:04:52

00:01:00

4

313

  • TERRANOVA (ARG)
  • FIUZA (PRT)

BMW

02:41:04

00:05:26

-

5

307

  • NOVISTKIY (RUS)
  • ZHILTSOV (RUS)

MINI

02:45:11

00:09:33

-

6

300

  • AL-ATTIYAH (QAT)
  • CRUZ (ESP)

BUGGY

02:47:15

00:11:37

-

7

306

  • ÁLVAREZ (ARG)
  • GRAUE (ARG)

TOYOTA

02:49:23

00:13:45

-

8

310

  • HOLOWCZYC (POL)
  • PALMEIRO (PRT)

MINI

02:49:38

00:14:00

-

9

308

  • SOUSA (PRT)
  • RAMALHO (PRT)

GREAT WALL

02:50:11

00:14:33

-

10

321

  • ERRANDONEA (AND)
  • DEBRON (FRA)

SMG

02:50:14

00:14:36

-

11

303

  • SAINZ (ESP)
  • GOTTSCHALK (DEU)

BUGGY

02:53:41

00:18:03

-

12

331

  • VASILJEV (RUS)
  • YEVTYEKHOV (UKR)

G-FORCE PROTO

02:54:29

00:18:51

-

13

315

  • GORDON (USA)
  • WALCH (USA)

Hummer

02:54:56

00:19:18

-

14

312

  • VOS (ZAF)
  • HOWIE (ZAF)

TOYOTA

02:57:48

00:22:10

-

15

348

  • GADASIN (RUS)
  • KUZMICH (UKR)

G-FORCE PROTO

02:59:15

00:23:37

-

16

325

  • WEVERS (NLD)
  • LURQUIN (BEL)

FORD

02:59:16

00:23:38

-

17

305

  • ROMA (ESP)
  • PÉRIN (FRA)

MINI

02:59:57

00:24:19

-

18

314

  • GARAFULIC (CHL)
  • PICARD (FRA)

MINI

03:00:02

00:24:24

-

19

326

  • VAN MERKSTEIJN (NLD)
  • CHEVAILLIER (BEL)

TOYOTA

03:03:56

00:28:18

-

20

309

  • CHICHERIT (FRA)
  • GARCIN (FRA)

SMG

03:07:40

00:32:02

-

21

311

  • SPINELLI (BRA)
  • HADDAD (BRA)

MITSUBISHI

03:10:06

00:34:28

-

22

328

  • THOMASSE (FRA)
  • LARROQUE (FRA)

BUGGY MD RALLYE

03:10:16

00:34:38

-

23

322

  • ZHOU (CHN)
  • MAIMON (FRA)

GREAT WALL

03:16:03

00:40:25

-

24

431

  • WEBER (PER)
  • CARRILLO (PER)

TOYOTA

03:16:44

00:41:06

-

25

336

  • MALYSZ (POL)
  • MARTON (POL)

TOYOTA

03:17:53

00:42:15

-

Dakar 2013. La Classifica generale delle Auto

 

 

Pos.

Name

Mark

Time

variation

Penalty

1

302

  • PETERHANSEL (FRA)
  • COTTRET (FRA)

MINI

03:00:20

-

-

2

301

  • DE VILLIERS (ZAF)
  • VON ZITZEWITZ (DEU)

TOYOTA

03:02:58

00:02:38

-

3

316

  • CHABOT (FRA)
  • PILLOT (FRA)

SMG

03:04:06

00:03:46

00:01:00

4

313

  • TERRANOVA (ARG)
  • FIUZA (PRT)

BMW

03:06:46

00:06:26

-

5

307

  • NOVISTKIY (RUS)
  • ZHILTSOV (RUS)

MINI

03:09:53

00:09:33

-

6

300

  • AL-ATTIYAH (QAT)
  • CRUZ (ESP)

BUGGY

03:10:45

00:10:25

-

7

306

  • ÁLVAREZ (ARG)
  • GRAUE (ARG)

TOYOTA

03:12:47

00:12:27

-

8

310

  • HOLOWCZYC (POL)
  • PALMEIRO (PRT)

MINI

03:14:20

00:14:00

-

9

308

  • SOUSA (PRT)
  • RAMALHO (PRT)

GREAT WALL

03:16:08

00:15:48

-

10

321

  • ERRANDONEA (AND)
  • DEBRON (FRA)

SMG

03:16:35

00:16:15

-

11

303

  • SAINZ (ESP)
  • GOTTSCHALK (DEU)

BUGGY

03:16:41

00:16:21

-

12

331

  • VASILJEV (RUS)
  • YEVTYEKHOV (UKR)

G-FORCE PROTO

03:20:47

00:20:27

-

13

312

  • VOS (ZAF)
  • HOWIE (ZAF)

TOYOTA

03:23:00

00:22:40

-

14

348

  • GADASIN (RUS)
  • KUZMICH (UKR)

G-FORCE PROTO

03:24:36

00:24:16

-

15

305

  • ROMA (ESP)
  • PÉRIN (FRA)

MINI

03:24:48

00:24:28

-

16

325

  • WEVERS (NLD)
  • LURQUIN (BEL)

FORD

03:25:22

00:25:02

-

17

314

  • GARAFULIC (CHL)
  • PICARD (FRA)

MINI

03:25:59

00:25:39

-

18

326

  • VAN MERKSTEIJN (NLD)
  • CHEVAILLIER (BEL)

TOYOTA

03:29:20

00:29:00

-

19

309

  • CHICHERIT (FRA)
  • GARCIN (FRA)

SMG

03:31:10

00:30:50

-

20

328

  • THOMASSE (FRA)
  • LARROQUE (FRA)

BUGGY MD RALLYE

03:35:13

00:34:53

-

 

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