Dakar 2020. Alonso prova la Toyota Hilux. Dakar in vista?

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Se ne parla da un po’, oggi l’eclettico spagnolo Campione del Mondo di F1 ha provato l’Hilux vincitrice dell’ultima edizione della Dakar. Tutto spinge verso la partecipazione alla prossima edizione? Per ora “ni”, ma…
1 aprile 2019

Deserto di Kalahari, Algeria, 31 Marzo 2019. È uno di quei pruriti che ci accompagnano dalla fine della Dakar vinta da Nasser Al-Attiyah, prima vittoria di Toyota. Insieme a Mathieu Baumel e a bordo della Hilux ulteriormente affinata, Al-Attiyah ha ottenuto la terza vittoria personale e, non era ancora sceso dal podio di Lima, è stato il primo a gettare benzina sul fuoco invitando pubblicamente il Campione del Mondo di Formula 1 Fernando Alonso ad accompagnarlo nell’Avventura dell’anno prossimo.

Il Team Gazoo Racing e Toyota Sud Africa si sono messi subito al lavoro, e preparato il test in un paio di mesi appena. La gloriosa Toyota Hilux è rientrata dalla tournée mondiale di celebrazione, ha partecipato ai più importanti eventi espositivi e a rare occasioni espressamente dedicate. Il Team sudafricano ha fatto il “tagliando” alla “Belva”, e i burocrati della comunicazione di Toyota e del Gazoo Racing hanno completato le operazioni di relazione e logistiche. Morale, il 26 Marzo Fernando Alonso prendeva un aereo e atterrava in Sud Africa. Nei due giorni successivi, ospite Glynn Hall, Team Principal di Toyota Gazoo Racing South Africa, il Pilota spagnolo e il Team si spostavano nel Deserto del Kalahari e partecipavano al più speciale dei test post (o pre?) Dakar. Mentre Al-Attyah era impegnato nei Rally del Middle East e nella preparazione del suo primo Rally in SSV, Fernando Alonso, sotto la guida di Giniel de Villiers, a sua volta due volte della Dakar e pilastro della formazione Gazoo Racing Team, ha mosso i primi passi in quella che sembra essere molto più che una promettente, ma eccentrica, avventura del volante.

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Leclettico e talentuoso Campione del Mondo, attuale leader del World Endurance Championship (Mondiale WEC) con la Toyota TS050 e l’Equipaggio di cui fanno parte anche Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima, è salito sulla Macchina vincitrice della Dakar per una due giorni di test piuttosto istruttivi insieme al “mentore” Ginel De Villiers. Dapprima molto circospetto e prudente, man mano che si susseguivano i giri sui due circuiti preposto all’evento, circa 8 e 17 chilometri sulle piste prevalentemente sabbiose del Kalahari, il fuoriclasse spagnolo si è pian piano impadronito della tecnica necessaria per “sopravvivere” alla violenza delle piste desertiche.

Alonso si è di chiarato soddisfatto del test e del comportamento della Macchina, soprattutto per le caratteristiche di velocità e frenata in tali “anomale” condizioni di terreno.

Questo ancora non vuol dire nulla, non significa che il Pilota spagnolo parteciperà alla prossima Dakar (di cui per inciso ancora non è stata ufficializzata l’ubicazione geografica). Certo, tutto era incominciato con un invito da parte di Nasser Al-Attiyah… Ora, conoscendo la voglia di Alonso di misurarsi in più ambienti della sua passione e con differenti tipi di Vettura, non resta che attendere pazientemente che il fenomeno stratosferico, ormai innescato, scenda… sulla terra e sulle piste del deserto.

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