Dakar 2017. 3008 DKR Peugeot: tripletta nella tappa 10

Dakar 2017. 3008 DKR Peugeot: tripletta nella tappa 10
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Cambio al vertice. Peterhansel vince e ritorna in testa alla Dakar, Cyril Despres ritorna sul Podio, Sébastien Loeb in mezzo alla ricerca del “colpaccio”. Che oggi è un po’ più difficile. Non ci fossero le 3008DKR sarebbe una Dakar di “Serie B”
13 gennaio 2017

San Juan, Argentina, 13 Gennaio 2017. È normale, chi parte per primo apre la pista e soffre, e chi parte dopo raccoglie tracce e naviga a vista. Se poi a navigare in modo così semplice è Stephane Peterhansel, è chiaro che non è giornata, non ce n’è per nessuno. Pari e patta, “Peter” conquista la terza vittoria di Tappa in questa Dakar, eguaglia in questo senso il compagno di Squadra Loeb, e torna al comando per la seconda volta, con una dote di vantaggio più cospicua rispetto a quanto aveva raccolto il nove volte Mondiale WRC. La situazione si fa più chiara, se ce ne fosse bisogno, e anche lo spessore del Gran Finale di questa edizione straziata della Dakar risulta più evidente. il risultato è un confronto impari tra le Peugeot e il resto del Mondo, con un interesse crescente ed entusiastico per le vicende innescate dalle 3008DKR.

Adesso mancano due Tappe alla fine dell’Edizione 2017, e la Dakar non si nasconde dietro un dito dichiarando apertamente che non ha vinto la guerra dei mondi e che non ha potuto garantirsi gli effetti speciali delle novità annunciate, ma che in un’edizione particolarmente e comunque durissima ha “svelato” il potenziale di competitività della Vetture favorite al successo finale in modo inequivocabile.

La sfida in Famiglia è nata da sola, con la più grande naturalezza e figlia della classe di quattro Grandi Fuoriclasse, senza che fosse lanciato alcun guanto. Quattro Piloti, quattro Navigatori, quattro Vetture nuove, esemplare evoluzione di una speciale che già si era rivelata pressoché perfetta e che non aveva mancato l’appuntamento con la vittoria.

La Dakar ha traballato. È stata fermata il 10 da un evento meteo eccezionale, e ci ha messo un giorno e una notte per ricompattare i ranghi. Le Vetture hanno raggiunto Salta per una deviazione sulla vecchia, mitica Ruta 40, oggi una autentica prova speciale fuori programma, ma i mezzi di assistenza hanno dovuto aspettare un tardivo via libera. Risultato doppio. In un primo momento, la testa della Corsa a Salta, pronta e disputare la tappa sulla carta più difficile della Dakar, ma la coda oltre San Salvador, impossibilitata a esercitare la propria funzione. In seconda battuta, l’inevitabile cancellazione della Tappa del 11 Gennaio, trasformata in giornata di riordino a Chilecito.

E finalmente da Chilecito è partita la 12ma Tappa, conclusa con il calvario di San Juan su una doppia base cronometrata intercalata da una lunga neutralizzazione. Dal freddo pungente delle alture boliviane alla fornace dell’Ovest affacciato davanti alle Ande alle piogge devastanti del Nord argentino, passando per un crudele purgatorio di gelide piogge torrenziali. Il cambiamento di contesto è radicale, violento, e la carovana è fiaccata, poi decimata. A corredo di una situazione ben complicata, una Speciale che nascondeva tra pieghe da trial una navigazione difficilissima.

Non deve stupire, dunque, che Sébastien Loeb e Daniel Elena abbiano dovuto versare l’obolo all’inesperienza inchinandosi ancora una volta al ”Detentore”. Peterhansel e Cottret possono sbagliare, come tutti gli umani, ma mai due volte di seguito. È così che, al termine della lunga e intricata speciale, l’Equipaggio Campione in carica torna al comando della Dakar 2017 con un margine che ora appare più consistente e che è già proiettato sulla dinamica della Tappa del 14 Gennaio, l’epilogo.

La devastante superiorità della “Bestia”, così il Sud America ha soprannominato la 3008DKR, si concretizza nella quarta tripletta di questa Dakar, nell’ordine Peterhansel, Loeb e Despres, che si specchia nella nuova e più nota delle leadership della storia della Dakar, ancora “Peter”, Loeb, Despres.

La Macchina perfetta ha fatto ancora il vuoto alle sue spalle. Senza cattiveria, così, come spinta da un istinto.

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