Dakar 19 100% Perù. Al Attiyah-Toyota, metà dell’opera prima

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A metà gara la Toyota Hilux #301 è in testa alla Dakar 2019 con un margine rassicurante. Il Pilota, Al Attiyah, mostra una tranquillità quasi imbarazzante, il Manager del Gazoo Racing, Glyn Hall, non lo è altrettanto, per scaramanzia
13 gennaio 2019

Arequipa, Perù, 12 Gennaio 2018. Nasser Al Attiyah è sempre stato sintetico e pragmatico. Si corre per vincere, e se si è in testa vuol dire che si sta vincendo. Dov’è il problema?

Infatti il problema sembra non esserci, in questa Dakar che il Principe del Qatar sta dominando in compagnia del navigatore Mathieu Baumel. Al Attiyah ha vinto la prima tappa, è andato in testa nella terza e ci è rimasto fino alla giornata di riposo. L’unico giorno in cui non si è fatto venire l’ernia da lavoro, il secondo, ci ha pensato comunque De Viliers a portare una Toyota al Comando, garantendo l’en plein di Marca durante l’intero girone d’andata della Dakar. Dopo l’attacco decisivo, il “lavoro” dell’Equipaggio di testa è stato limitato al mantenimento della posizione e all’incremento del vantaggio. Il primo giorno il Pilota sembrava non essersi neanche accorto di aver spinto così forte, quasi stesse compiacendosi per lo spettacolo offerto dalla Toyota al Pubblico, e allo stesso tempo scusandosi per l’”errore” tattico di andare a vincere scoprendo subito le proprie carte. Le qualità del Pilota non sono mai state messe in discussione, e per la verità lui stesso si discute poco. Al Attiyah fa questo mestiere per passione e non deve vendere prodotti contraffatti e false verità a nessuno. Perciò descrive e racconta i suoi “prodotti” con la massima semplicità, con quell’incanto che è proprio dei bambini felici e carichi di una fiducia incrollabile. Il “Principe Olimpionico” spesso sembra non dire molto, ma lo spessore dei contenuti va misurato sulla larghezza del sorriso.

La Toyota di Al-Attiyah in azione alla Dakar 2019
La Toyota di Al-Attiyah in azione alla Dakar 2019
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L’Entourage della Toyota Hikux è la massima espressione dell’impegno della marca Giapponese nel Motorsport, e qui la faccenda si fa un po’ più complicata. Il Team Manager del Gazoo Racing Team, Glyn Hall, infatti, sembra vedere le cose da una prospettiva molti più ampia, e per questo comprensiva di qualche dubbio latente messo a nudo sotto forma di scongiuro. “Essere in testa alla Dakar è speciale. Ma essere padroni del campo con cinque tappe ancora da disputare, tuttavia, è un mix crudele di esaltazione e terrore".

Glyn esalta la gara del “Capitano” e traccia un arco completo della situazione. Riflette sui problemi della Dakar di Ten Brinke e di De Villiers, veloci e capaci di essere, appunto padroni di quel campo, ma di fatto esclusi dalla testa del Rally per una buona dose di sfortuna, e finalmente ritorna al lato positivo. I problemi di De Villiers e di Ten Brinke sono stati risolti, e ora il Gazoo Racing Team Dakar ha due formidabili Assistenze Veloci per proteggere le spalle di Al Attiyah e della Hilux numero 301, in testa alla Dakar con oltre 24 minuti di vantaggio.

Ecco che il resto è la sintesi sorridente di Nasser Al Attiyah.

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