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Arriva dalla Dakar 2022 un video molto interessante che riguarda la Audi RS Q e-tron, l’arma con cui il costruttore di Ingolstadt ha scelto di tornare nell’universo dei rally (raid in questo caso) con un team stellare: Sainz, Peterhansel ed Ekstrom.
Le cose in realtà non sono partite benissimo: Ekstrom ha poca esperienza della corsa e sta imparando, Sainz si è “perso” nel corso di tappa 1b accumulando un ritardo incolmabile dai leader mentre Peterhansel, che di Dakar ne ha vinte 16, è stato protagonista di un contatto con una roccia che gli ha divelto la sospensione posteriore ponendo fine alle ambizioni di vittoria.
In realtà tutte queste “negatività” non tolgono nulla in ambito di originalità al progetto Audi che ha voluto presentarsi con una vettura molto diversa da tutte le altre: un buggy, certamente, ma spinto da due motori elettrici di derivazione Formula E (uno davanti e uno dietro) alimentati dalla batteria da 50 kWh sempre derivata dalla stessa esperienza. Una macchina elettrica in tutto e per tutto, almeno per quanto riguarda la trazione, ma non certamente in grado di completare una tappa di centinaia di km con la sola energia disponibile nel pacco agli ioni di litio…
Un problema presto risolto perché celato sotto all’elegante vestito in fibra di carbonio i tecnici Audi hanno installato il motore 2.0 TFSI della Audi RS5 DTM rivisto e corretto (gira fino a 6.500 giri/min) per un impiego completamente diverso rispetto a quello per cui era stato progettato: completamente slegato dagli organi di trasmissione il quattro cilindri turbo si posiziona a regimi di massima efficienza in relazione allo scopo di produrre…energia assicurando tutta l’elettricità che serve per erogare in modo costante gli oltre 680 CV elettrici di cui dispone la RS Q e-tron.
Un motore che ovviamente lavora in ogni fase di gara per mantenere il livello di energia della batteria entro i parametri prestabiliti, anche quando la vettura è ferma: in questo video che vi proponiamo si sente il motore girare ad un regime costante e piuttosto elevato, a vettura ferma, proprio con l’intento di assicurare un livello di energia adeguato alla successiva fase di competizione.
295 litri di serbatoio la vettura elettrica non si ricarica dunque con la spina - volendo lo si potrebbe fare, ma l’autonomia sarebbe ridotta - ma si fa “dare una mano” dalla cara e vecchia benzina attraverso un motore favoloso pluricampione in pista con il grande Rene Rast. Per l’elettrica in grado di coprire una tappa da 500 km, invece, ci vorrà ancora un po’…