Castrol e i test estremi alla Dakar

Castrol e i test estremi alla Dakar
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Giniel de Villiers e il suo co-pilota Dirk von Zitzewitz hanno completato 9.000 chilometri della Dakar 2015 utilizzando olii Castrol. Uno degli ambienti terrestri più duri è un ottimo banco prova
13 marzo 2015

L'Imperial Toyota Hilux, che quest'anno ha gareggiato nella Dakar e che ha concluso la gara al secondo posto, utilizzava lubrificanti Castrol ad alte prestazioni.

Alte dune con sabbia finissima nel deserto di Atacama, estremamente caldo e secco, e poi prove speciali a  4.500 metri sul livello del mare: ecco come uno degli habitat più ostili, nei quali le meccaniche sono sottoposte a uno stress meccanico impressionante, si trasforma in un perfetto banco prova per lubrificanti ad alte prestazioni .

 

Per non incappare in problemi tecnici e rotture, come è facile immaginare, è essenziale utilizzare un lubrificante molto performante.

 

Oltre alla Toyota Hilux, un'altra squadra ha testato la bontà dei prodotti Castrol: il team Kamaz-Master, che ha raccolto il secondo e il terzo posto al traguardo di Buenos Aires, nella categoria camion.

 

«Castrol ci offrì una gamma completa di prodotti già alla nostra prima Dakar, nel lontano 1994» ha detto il team principal Kamaz Vladimir Chagin.

 

«I test hanno confermato che abbiamo fatto la scelta giusta. Da allora, non abbiamo mai usato un altro olio. Nel corso di tutti questi anni, non abbiamo mai avuto un solo problema tecnico o subito danni a causa della qualità dell'olio. A mio parere, non c'è miglior testimonianza della sua qualità».
 

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