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Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti è in procinto di introdurre nuove regolamentazioni che limiteranno l'uso di software e altri componenti automobilistici provenienti dalla Cina. Questa mossa arriva nel contesto di un'attenzione crescente dell'amministrazione Biden verso le importazioni automobilistiche cinesi, con l'obiettivo di prevenire un'inondazione del mercato con veicoli elettrici a basso costo.
Durante un forum in Colorado, Alan Estevez, Sottosegretario al commercio per l'industria e la sicurezza, ha annunciato che le nuove norme richiederanno che certi software veicolari siano prodotti negli Stati Uniti o dai suoi partner commerciali. Queste regole si applicheranno ai "componenti chiave del conducente del veicolo che gestiscono il software e i dati intorno a quel veicolo", ha spiegato Estevez, secondo quanto riportato da Reuters.
Queste azioni riflettono le restrizioni commerciali imposte precedentemente a compagnie come Huawei, dovute a preoccupazioni per la sicurezza nazionale, con il timore che il gigante delle telecomunicazioni potesse essere sfruttato dal governo cinese per attività di spionaggio.
Le norme derivano da un'indagine avviata all'inizio dell'anno dal Dipartimento del Commercio su software per veicoli connessi prodotti in Cina e in altre nazioni considerate antagoniste agli USA. L'indagine si è concentrata sui "veicoli connessi", un termine ampio che si applica a qualsiasi auto con accesso a Internet, volto a trattare preoccupazioni riguardo alla possibilità che tecnologie come telecamere, sensori e computer di bordo possano essere sfruttate da avversari stranieri per raccogliere dati sensibili su cittadini e infrastrutture statunitensi.
La Cina ha in precedenza accusato gli Stati Uniti di abusare ripetutamente del "concetto di sicurezza nazionale" per colpire ingiustamente le compagnie cinesi e impedire la concorrenza sui mercati globali.