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Pagando 1.000 euro, era stato dotato di un'attrezzatura tecnologica per affrontare l'esame di teoria della patente con un "aiutino" da fuori. Ma è stato scovato dalla Polizia. Protagonista di questa vicenda, riportata dal Gazzettino, è un uomo di 42 anni residente a Verona pizzicato nell'ambito dell'operazione "patenti facili" della Polizia locale di Verona. Un'indagine, questa, volta a scovare chi prova a conseguire la patente "copiando" o con false conversioni di patenti straniere.
Il piano era curato nei dettagli: l'uomo aveva una telecamerina incorporata nel maglione e dei micro-auricolari per ricevere suggerimenti da una terza persona che da remoto visualizzava le domande. Gli agenti hanno perquisito l'esaminando al termine della prova, che non avrebbe comunque superato, avendo sbagliato 23 quiz su 30. Insomma, il complesso escamotage messo a punto per passare l'esame non era nemmeno servito. Il danno oltre alla beffa.
L'uomo è accusato di falsità ideologica e repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli di guida, e dell'uso di apparecchiature elettroniche durante la seduta d'esame per superarlo con metodi fraudolenti. Oltre al 42enne, è stato denunciato anche un trentenne che aveva cercato di convertire una patente estera risultata falsa dopo gli accertamenti condotti in laboratorio.