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La pena è di quattro anni e otto mesi per il reato di omicidio stradale: nella notte tra il 23 e il 24 settembre 2017, mentre guidava un'auto di grande cilindrata noleggiata insieme all'amica, andò a sbattere contro un albero dopo un sorpasso azzardato, provocando la morte di Giada Russo.
Senza patente, l'allora 19enne Martina Meucci stava facendo una bravata e la patente falsa non ha aiutato. Il procedimento giudiziario, andato avanti per 6 anni, ora ha portato ad una riduzione da 7 anni (del rito abbreviato) a 6 anni.
La ragazza aveva l'abitudine di noleggiare queste auto molto grandi e potenti, mostrando una patente falsa mai presa. La sorella di Giada Russo, Chiara, ha spiegato: "Non ci sono parole che possano esprimere ciò che mi è scoppiato dentro. Uno scontro tra la gioia di aver reso giustizia a lei e il dolore riemerso del trauma vissuto. Una cosa la posso dire può finalmente riposare in pace, lo aspettavo da cinque anni"