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Tra i regali più insoliti di questa stagione spicca il PrankPort, un dispositivo magnetico progettato per assomigliare a un caricatore per auto elettriche. L’idea di attaccarlo a una vettura tradizionale può sembrare innocua, ma sta già dividendo gli automobilisti e sollevando questioni etiche legate alla mobilità sostenibile.
Il PrankPort è una replica in plastica dei caricabatterie utilizzati dai veicoli elettrici, con design pensati per simulare modelli noti come Tesla o il formato universale J1772. Si attacca facilmente alla carrozzeria grazie a un magnete, creando l’illusione che un’auto a combustione interna stia caricando. Il suo scopo dichiarato è far sorridere, ma il contesto in cui viene utilizzato può cambiare drasticamente la percezione.
Mentre alcuni lo considerano un gadget ironico per appassionati di auto, altri temono che il PrankPort possa essere utilizzato per comportamenti provocatori, come occupare posti di ricarica riservati ai veicoli elettrici. Tali azioni non solo ostacolano chi ha realmente bisogno di una ricarica, ma in molti Paesi possono anche portare a sanzioni. La linea tra umorismo e provocazione è dunque sottile.
Non mancano però le proposte per impiegare il PrankPort in modo positivo. Alcuni lo vedono come un accessorio divertente per il garage, ad esempio per tenere in ordine cavi e strumenti. Altri suggeriscono di utilizzarlo come simbolo decorativo per celebrare la transizione verso la mobilità elettrica, senza necessariamente creare conflitti.