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L'imminente eruzione del vulcano Fagradalsfjall si evince da una serie di terremoti che hanno interessato la zona di Grindavik, in Islanda, arrivando a squarciare in due una strada. La frenetica attività sismica che sta interessando la zona, con migliaia di scosse a turbare il territorio, è provocata dalla camera magmatica che si è creata sotto il suolo. A seconda del flusso, il tubo in cui scorre il magma si espande e si contrae, dando origine a scosse che possono arrivare a spaccare il terreno.
A questo sono dovute le impressionanti spaccature nell'asfalto evidenti nelle immagini di quella che oggi è di fatto una città fantasma. Grindavik, infatti, è stata evacuata la scorsa settimana. I 4.000 abitanti della cittadina sono ospitati da strutture di accoglienza e da parenti e amici, in attesa di poter rientrare nella propria abitazione. Grindavik si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale dell'Islanda, Reykjavik, vicino all'impianto geotermico di Svartsengi, fornitore principale di luce e acqua dei 30.000 abitanti della penisola di Reykjanes.
C'è quindi grande preoccupazione non solo per le sorti delle abitazioni, ma anche di questo impianto. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sull'Islanda, il magma sta continuando ad espandersi nel suolo, a soli 800 metri a livello del terreno. Si teme, peraltro, che l'eruzione possa avvenire il mare. Eventualità, questa, che comporterebbe la formazione di una nube di cenere esplosiva scaturita dal contatto della roccia surriscaldata con l'acqua. Per ora restano le strade squarciate di Grindavik come spettrale avvertimento di quanto sta succedendo sotto la superficie.