La Fiat 500e ferma la produzione a Mirafiori per uno strano imprevisto

La Fiat 500e ferma la produzione a Mirafiori per uno strano imprevisto
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Lo stabilimento di Mirafiori è stato danneggiato dal maltempo
10 luglio 2024

Nello storico stabilimento Fiat a Mirafiori, la produzione è stata bloccata e i lavoratori sono stati invitati a non entrare. La causa di questa interruzione è da attribuirsi alle forti precipitazioni e ai venti intensi che hanno colpito la zona sud di Torino durante la giornata di domenica.

Le condizioni meteorologiche avverse hanno provocato un allagamento nella parte dello stabilimento dedicata alla produzione della Fiat 500 elettrica, rendendo la linea di produzione inagibile. La comunicazione ai dipendenti è stata diffusa nella serata di ieri, informando che: "Causa allagamenti in officina domani lunedì le produzioni saranno sospese. Saranno comandati solo manutentori, conduttori e qualcuno in logistica moli".

Tuttavia, secondo quanto riferito dalla Fiom, alcuni team leader avrebbero avvisato gli operai della sospensione della produzione solo questa mattina alle 6, quando molti lavoratori si erano già alzati alle 4 per recarsi in fabbrica. La Fiom ha poi sottolineato un altro aspetto critico della situazione: "Il fatto è che Mirafiori è vecchio, come stabilimento. Ha più di 80 anni, servono investimenti anche qui".

Questa interruzione giunge in un momento particolarmente delicato, poiché coincide con l'ultima settimana di lavoro prima della chiusura anticipata prevista per il 15 luglio, che si unirà al periodo delle ferie estive. Inoltre, proprio questa mattina, la Fim Cisl ha presentato un report sui primi sei mesi di produzione di Stellantis, evidenziando dati allarmanti per Mirafiori, che ha registrato una perdita del 63% dei volumi produttivi.

La situazione a Mirafiori, dunque, non appare rosea. Le condizioni climatiche avverse hanno messo in evidenza le fragilità strutturali di uno stabilimento che necessita di urgenti investimenti per modernizzare le infrastrutture e garantire la continuità produttiva. Mentre i lavoratori affrontano l'incertezza di un futuro lavorativo sempre più precario, le organizzazioni sindacali continuano a richiedere interventi concreti per il rilancio dello storico sito produttivo torinese.

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