Incidente: il camion spezza il guard rail e cade dal viadotto [VIDEO]

di Carlo Bellati

Putroppo l'incidente di ieri ripreso dalle telecamere di sicurezza ha visto la morte dell'autista del camion, Angelo Gambardella. Ma la domanda è d'obbligo: perché non hanno retto le protezioni del viadotto?

di Carlo Bellati

27 febbraio 2023

Un gravissimo incidente è accaduto ieri domenica 26 marzo alle 7:15 sull'autostrada A1, all'altezza del Viadotto Marinella nel comune di Calenzano: un veicolo pesante che trasportava frutta ha sbandato, probabilmente per il fondo scivoloso e in una serie di urti ha infrantro la barriera di destra precipitando sulla strada sottostante. Nell'urto il Tir ha preso fuoco e purtroppo il guidatore, Angelo Gambardella, di 56 anni, non ce l'ha fatta. Il video è stato pubblicato da La Nazione di Firenze.

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Perché le protezioni laterali hano ceduto?

La dinamica dell'incidente lascia capire che le energie in gioco devono essere elevatissime: un Tir a pieno carico può superare le 40 tonnellate e anche a bassa velocità l'energia cinetica che si sviluppa è enorme. Ciononostante le barriere che proteggono i bordi del viadotto sul lato destro nel caso di questo incidente hanno ceduto completamente, e questo dopo che il veicolo aveva già rallentato per l'urto verso sinistra.

Angolo di incidenza

Il direttore del tronco di Firenze di Aspi, Matteo Marvogli, ha spiegato in una intervista a Isoradio che "il veicolo ha prima perso il controllo andando a urtare la barriera di sicurezza sul lato sinistro poi, a seguito dell’impatto, ha invertito rapidamente la sua direzione andando a urtare con elevato angolo di incidenza la barriera di sicurezza posta sul lato destro cadendo oltre il viadotto". Questo angolo è evidentemente un fattore fondamentale: le barriere dovrebbero resistere e permettere di "rimbalzare" all'interno della corsia (specialmente su un viadotto) cosa che è avvenuta sul lato sinistro ma non sul destro. È d'obbligo una indagine accurata per stabilire le cause dell'incidente, imputabili sicuramente alla velocità e al fondo sdrucciolevole, ma anche sulla solidità delle struttura di protezione, visto il generale stato di incuria di alcune strutture delle nostre costosissime autostrade.