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Da quando le auto elettriche sono diventate più comuni, è emerso un conflitto tra chi guida veicoli a batteria e chi possiede mezzi tradizionali a combustione. Questo scontro, che talvolta assume toni provocatori, ruota spesso attorno agli spazi di ricarica, riservati esclusivamente alle auto elettriche ma occupati abusivamente da veicoli a benzina o diesel.
Questa situazione, inizialmente diffusa soprattutto in Nord America, è arrivata anche in Europa e in Italia. Negli Stati Uniti e in Canada, per esempio, diversi automobilisti con SUV e pick-up hanno deliberatamente occupato i Supercharger di Tesla per esprimere la loro opposizione alla crescente adozione delle auto elettriche. In alcuni casi, questi veicoli a combustione sono stati parcheggiati in modo da bloccare più stalli di ricarica contemporaneamente, arrivando a provocare veri e propri disservizi.
In Italia, il fenomeno è più legato a una mancanza di rispetto delle regole piuttosto che a una vera e propria opposizione ideologica. Molti automobilisti tradizionali approfittano dei posti vuoti presso le colonnine di ricarica, ignorando il fatto che questi spazi sono riservati esclusivamente ai veicoli elettrici. Chi guida auto a batteria spesso si trova nell'impossibilità di ricaricare la propria vettura a causa di queste violazioni.
Un episodio recente, condiviso su un gruppo Facebook dedicato agli automobilisti elettrici, ha mostrato il livello di ingenuità di alcuni trasgressori. Un automobilista, alla guida di una Fiat Panda, ha trovato un modo piuttosto creativo ma imbarazzante per sembrare in regola: ha inserito il connettore di ricarica tra il passaruota e la ruota della sua auto, cercando di simulare una ricarica. L'immagine è diventata rapidamente virale, suscitando ilarità tra gli utenti del gruppo.