Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Alcuni di voi forse immaginano che la professione del tassista sia piuttosto monotona: corse quotidiane, persone che vanno e vengono, ma l'emozione no, quella non parrebbe proprio all'ordine del giorno. E invece l'autista di Torino, protagonista inattesa di questa vicenda, siamo sicuri che ricorderà quel turno di servizio per tutta la vita.
È successo quando Ivana, la proprietaria del taxi, si è dovuta calare nelle vesti improvvisate di ostetrica per aiutare a partorire una gestante a bordo della propria vettura. «Già dopo poche centinaia di metri, mi sono accorta che il tempo non sarebbe bastato - ricorda la conducente -. Quando siamo arrivate davanti all'ospedale e ci siamo fermati le ho sfilato i pantaloni. La testina della bimba era già fuori. Poco dopo sono arrivati i medici».
"Un'esperienza bellissima" e di una tale intensità - commenta la donna - che «i medici non hanno dovuto pensare solo alla bimba e alla mamma, ma anche a me: avevo le gambe molli per l'emozione. Poi hanno detto che stava andando tutto bene. E ora sono davvero felice».
Un parto in auto è un evento sicuramente molto raro, ma, come dimostra la vicenda, non impossibile. Per questo motivo abbiamo consultato la dottoressa Rebecca Degliuomini, ginecologa all'IRCCS Ospedale San Raffaele, per capire qual è il comportamento giusto da assumere in casi del genere.
Cosa fare quando la gestante "rompe le acque" in macchina?
"La rottura delle acque non significa che il parto sia imminente, ma è il segnale che bisogna andare in pronto soccorso. Se succede in macchina, durante il viaggio verso l'ospedale, non ci si deve si deve fermare, ma raggiungere il più in fretta possibile la struttura. Nel momento in cui la gestante ha le contrazioni e non riesce a trattenere la spinta, allora è necessario arrestarsi dove ci si trova".
Quali sono i passi da compiere quando il parto in auto è inevitabile?
Prima di tutto è importante mantenere la calma. Se ci si rende conto che la situazione è diventata fuori controllo è opportuno posizionarsi sul sedile posteriore, con la gestante sdraiata parzialmente su un fianco, ma non totalmente a pancia in su perchè in quel caso l'utero va a comprimere tutti i grandi vasi. Il passo successivo è chiamare il 118 e farsi dare indicazioni da personale preparato che aiuterà e guiderà telefonicamente chi assiste la partoriente.
Che procedure seguire quando il neonato viene alla luce?
Una volta nato il bambino è necessario evitare azioni che invece vanno rigorosamente eseguite da personale medico, quali ad esempio il taglio del cordone ombelicale. È bene recarsi velocemente in ospedale dove possono assistere la partoriente, soprattutto nel caso l'utero non dovesse contrarsi bene. Se il neonato dovesse avere chiaramente le vie aeree occluse, come nel caso di un coagulo di sangue sul naso, non scuoterlo assolutamente, ma tenere il bambino in orizzontale su un braccio, con il petto all'ingiù, dandogli piccoli colpetti intrerscapolari per liberare l'ostruzione.