Come funziona l'auto "telecomandata" da remoto inventata a Verona

Come funziona l'auto "telecomandata" da remoto inventata a Verona
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Ad Amburgo, è stato condotto un test dove un’auto senza conducente e guidata da remoto da un tele-driver ha girato per le strade della città
6 marzo 2023

Un ingegnere veronese, responsabile Produzione e ingegneria meccanica alla Vay, sta sviluppando una tecnologia dove è possibile guidare un’auto da remoto.

Matteo Battisti, laureato in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano e con un’esperienza lavorativa in Lamborghini (per sette anni) e Huawei (cinque anni), ora è responsabile Produzione e ingegneria meccanica alla Vay. 

L’azienda con sede a Berlino, ha recentemente condotto ad Amburgo un test dove un’auto, senza conducente e guidata da remoto da un tele-driver, ha girato per le strade della città senza causare nessun tipo di problema. 

“L’obiettivo è che sia l’auto l’unica protagonista sulle strade: il cliente la ordina tramite app, riceve alla porta di casa una Kia e-Niro, una volta arrivato a destinazione è compito dell’operatore remoto parcheggiarla o portarla al prossimo cliente. Sembra un gioco da computer e invece Vay punta a offrire un vero e proprio servizio commerciale «con conducente remoto» in Europa. Il progetto è in sviluppo e ha il potenziale di alleggerire le strade delle città dalle auto dove rimangono parcheggiate anche più giorni”

Matteo Battisti

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L’auto, equipaggiata da diversi sensori e videocamere, è controllata da remoto da un teledriver e potrebbe essere, secondo Battisti, un’ottima alternativa per "alleggerire" le strade cittadine. 

“Nelle grandi città ci si sposta in metropolitana o con il tram; io stesso che uso l’auto non più di tre o quattro volte al mese per compiere lunghi tragitti mi sono chiesto se valga ancora la pena possederne una. C’è poi il rischio che venga vandalizzata o rovinata dagli agenti atmosferici, controlli, revisione, bollo, cambio gomme: a volte il possesso diventa fastidio. A Berlino, guidiamo su strade pubbliche con un “safety driver” nel veicolo da più di tre anni ormai, ed ora abbiamo ottenuto un permesso speciale ad Amburgo che ci permette di togliere il nostro operatore dalla vettura mentre la tele-guidiamo”.

Matteo Battisti

Infine, l'ingegnere sembra essere molto entusiasta del progetto e secondo le ultime dichiarazioni, sembra che l’azienda sia intenzionata a lanciare il servizio in tutta Europa.

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