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Vendere un'auto elettrica con una batteria gravemente degradata e un’autonomia ridotta a 50 km può sembrare una missione impossibile, come dimostra la storia di David Tracy con la sua Nissan Leaf del 2011. Acquistata per soli 2.000 dollari, questa Leaf poteva percorrere solo 50 km in città prima di necessitare di una ricarica di due ore. La frustrazione di David è evidente, poiché l'auto lo ha lasciato a piedi più volte a causa della sua limitata autonomia.
Inizialmente, la Leaf era stata comprata per un progetto di conversione elettrica su una Jeep della Seconda Guerra Mondiale, ma con il progetto abbandonato, la vettura è diventata solo un ingombro. Deciso a liberarsene, David ha pubblicato annunci su piattaforme come Facebook Marketplace e Offerup, ma ha dovuto affrontare una serie di problemi: messaggi inutili, offerte ridicole e potenziali acquirenti che non capivano bene come funzionassero le auto elettriche.
Nonostante le difficoltà, David è riuscito a vendere la sua Leaf a Richard, un uomo che conosceva già i limiti delle auto elettriche con batterie degradate. Richard, infatti, aveva posseduto una Leaf simile e la voleva per sua figlia, essendo rimasto soddisfatto delle prestazioni della vettura in caso di incidente. Dopo lunghe trattative e qualche imprevisto tecnico, l’auto è stata venduta per 1.400 dollari.
La storia di David evidenzia quanto possa essere complicato vendere un veicolo elettrico usato con una batteria deteriorata, specialmente in un mercato in cui gli acquirenti non sempre comprendono i limiti di questi mezzi. Alla fine, con un po’ di pazienza e trasparenza, anche un’auto elettrica con un’autonomia ridotta può trovare un nuovo proprietario.