Cavo d'acciaio in mezzo alla strada, trappola mortale a Milano

Cavo d'acciaio in mezzo alla strada, trappola mortale a Milano
Pubblicità
Un 24enne con precedenti penali ha piazzato un cavo d’acciaio ad altezza uomo in mezzo alla strada. E’ stato arrestato dai Carabinieri e dovrà rispondere di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Ricercati i due complici
5 gennaio 2024

Non il migliore inizio per la città di Milano che, dopo il caos per i blocchetti con conto corrente sbagliato dei Vigili Urbani, dovrà fare i conti anche con una tentata strage. Un 24enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per strage e attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti dopo aver teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo in Viale Toscana. Il giovane uomo ha ammesso il misfatto assumendoli le sue responsabilità, confessando di aver agito insieme ad altri due complici, che non sono stati ancora identificati. Durante l’interrogatorio dei Carabinieri, ha aggiunto di averlo fatto “per noia, una bravata”. Ad evitare un esito peggiore è stato il tempestivo intervento delle forze armate, allarmate da un residente della zona che aveva visto i tre posizionare il cavo mercoledì notte.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il cavo d’acciaio è stato reperito da un cantiere non molto lontano da Viale Toscana, dove è stato poi posizionato ad altezza uomo in mezzo al via, teso tra un albero e una pensilina dell’Azienda dei Trasporti, l’ATM. La telefonata al 112 da parte del residente, che stava rientrando presso la propria abitazione, è arrivata alle 2:30 della notte di mercoledì 3 gennaio 2024. I Carabinieri si sono recati tempestivamente presso la zona indicata con tre volanti. La prima ha subito rimosso la fune per evitare stragi, mentre le restanti due hanno subito iniziato la ricerca dei colpevoli.

Ansa

Il 24enne è stato fermato in Viale Sabotino mentre tornava a casa. Portato in carcere a San Vittore ha spiegato di aver agito perché “si stava annoiando”. Non subito ha confessato l’accaduto, ma quando gli agenti gli hanno mostrato le prove, ovvero il cavo, non ha potuto non vuotare il sacco. “Abbiamo fatto una bravata, volevamo divertirci”. Non ha ancora indicato l’identità dei suoi complici, conosciuti soltanto sui social. Fortunatamente la chiamata al 112 ha evitato una vera e propria strage essendo una via abbastanza trafficata. Non ha fatto in tempo, invece, un’auto che ha beccato in pieno il cavo. Al semaforo, dietro la vettura, si trovava anche un motorino che ha poi svoltato a destra. Se fosse andato dritto molto probabilmente la “bravata” avrebbe provocato anche un morto. Il conducente dell’auto si è fermato poco più avanti l’impatto, senza mai scendere, fin quando, circa quindici minuti dopo, è ripartito. I danni all’auto non saranno stati sicuramente pochi dato che il cavo aveva un certo spessore. Il 24enne dovrà adesso rispondere di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Argomenti

Pubblicità