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La Polizia Stradale di Cosenza ha eseguito un'operazione significativa, culminata nel sequestro degli autovelox modello T-EXSPEED 2.0, situati sulle arterie stradali SS 107, SS 106 Jonica e SP 234. Il provvedimento segue la scoperta di gravi irregolarità, tra cui la mancanza di omologazione e l'assenza del prototipo del sistema di rilevamento velocità.
L'intervento si inserisce nel quadro di un'indagine più ampia, condotta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha già visto nel passato il sequestro di altre apparecchiature simili. Questa nuova ondata di controlli risponde direttamente a una recente sentenza della Cassazione, che ha definitivamente stabilito i criteri di legittimità per questi sistemi.
Le indagini condotte hanno evidenziato che i dispositivi sequestrati, forniti da società private e noleggiati agli enti locali, non rispettano gli standard previsti dalla normativa vigente, configurando così un potenziale danno erariale significativo. La questione è aggravata dal fatto che i modelli installati differiscono da quelli che erano stati originariamente depositati per l'omologazione.
Gli autovelox T-EXSPEED 2.0 sono stati trovati difettosi in vari aspetti, dal funzionamento del sistema di rilevamento alla gestione dei dati, portando a numerosi ricorsi da parte degli utenti sanzionati. Questi ricorsi, spesso risoltisi con l'annullamento dei verbali e il rimborso delle spese legali, hanno sollevato preoccupazioni significative sulla validità delle multe emesse.
Di fronte a questa situazione, il legale rappresentante della società fornitrice dei dispositivi è stato deferito per il reato di frode in pubbliche forniture, ponendo ulteriori interrogativi sulla gestione e l'approvazione di tali apparecchiature.