Auto e altre frivolezze: il 2025 sarà l'anno del Non Spendo un Euro

Auto e altre frivolezze: il 2025 sarà l'anno del Non Spendo un Euro
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Sempre più persone scelgono la sfida del “no-buy year” per risparmiare denaro e ridurre l’impatto ambientale, rinunciando agli acquisti superflui.
5 marzo 2025

L’idea di astenersi dall’acquisto di oggetti non essenziali per un anno intero sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo. La cosiddetta sfida del “no-buy year” nasce come un esperimento di finanza personale, ma si è trasformata in un vero e proprio movimento, alimentato dai social media e dalla crescente attenzione alla sostenibilità. Dai vestiti alle bevande zuccherate, passando per lo shopping impulsivo nei grandi magazzini, sempre più individui scelgono di limitare le proprie spese per motivi economici, ecologici e psicologici.

Tra i protagonisti di questa tendenza c’è Elysia Berman, creativa di Brooklyn, che ha deciso di ridurre drasticamente le sue spese dopo aver accumulato una collezione di abiti vintage di lusso e un debito a cinque cifre sulla carta di credito. Il suo obiettivo non è solo risparmiare, ma anche riprendere il controllo della propria vita finanziaria. Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli: già nelle prime settimane ha ceduto alla tentazione di acquistare un berretto e un paio di stivali, dimostrando quanto sia difficile cambiare abitudini consolidate.

Anche Amea Wadsworth, 22enne di San Diego, ha scelto la strada del “non spendere” per risparmiare e ridurre il proprio impatto ambientale. Dopo essersi resa conto di quanti oggetti inutilizzati accumulasse, ha deciso di monitorare ogni singolo acquisto, prendendo nota anche delle volte in cui sente il desiderio di comprare qualcosa ma resiste. Mia Westrap, studentessa inglese di 26 anni, ha invece eliminato completamente le bevande gassate dalla sua dieta dopo aver scoperto di spendere migliaia di sterline all’anno in Pepsi Max. Per non cadere in tentazione, ha persino sospeso gli appuntamenti romantici per evitare situazioni in cui sarebbe stata costretta a spendere soldi.

Oltre al risparmio, per molti partecipanti il “no-buy year” è anche una scelta ecologica. Sabrina Pare, influencer di Detroit, ha deciso di ridurre i propri acquisti per limitare i rifiuti e promuovere uno stile di vita più sostenibile. Ha iniziato liberandosi del superfluo nel suo guardaroba e ha trovato modi alternativi per rinnovarlo, come organizzare scambi di vestiti con amici.

La sfida del “non comprare” rappresenta un cambiamento di prospettiva su ciò che è realmente necessario. Anche chi non riesce a rinunciare completamente agli acquisti affina strategie per evitare le tentazioni, come disiscriversi dalle newsletter promozionali, portare con sé un libro per non avere scuse per comprarne di nuovi o tornare al colore naturale dei capelli per ridurre le spese dal parrucchiere. Mentre alcuni partecipanti mirano a saldare debiti, altri vogliono semplicemente dare priorità alle esperienze rispetto ai beni materiali.

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