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L'attentato subito da Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, con il ferimento dell'ex presidente e la morte di uno spettatore, oltre che dell'omicida, ha risvegliato ricordi dolorosi per Elon Musk. Il CEO e co-fondatore di Tesla, infatti, ha usato il suo social di riferimento (e di proprietà), X, per raccontare di essere stato vittima di due tentativi di omicidio. I responsabili dell'accaduto, ha rivelato Musk, sono stati arrestati a circa 20 minuti di distanza dal quartier generale di Tesla in Texas, dopo essere stati trovati in possesso di armi da fuoco.
Musk si è detto consapevole di essere un bersaglio facile per via delle sue opinioni controverse, e già in passato ha mostrato una certa preoccupazione per eventuali attacchi. Nel 2022, Musk puntò il dito contro due reporter per aver diffuso il luogo esatto in cui si trovava il suo jet privato in quel momento, fornendo a eventuali malintenzionati "le coordinate per il suo assassinio". Gli account dei due giornalisti furono successivamente bandite da X, l'ex Twitter ora di proprietà di Musk.
Musk non ha però rivelato quanto i malviventi si siano davvero avvicinati a fargli del male. Riesce difficile pensare che possa essere stato ferito come Trump, visto che ne ha parlato per la prima volta solo ora. In ogni caso, Musk aveva già dato il suo appoggio pubblicamente a Trump per la sua seconda corsa alla presidenza prima dell'attentato nei suoi confronti. Insomma, le scaramucce a distanza di cui erano stati protagonisti un paio di anni fa paiono definitivamente superate.