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Il mondo manga ha recentemente perso una delle sue menti più creative, Akira Toriyama, il geniale ideatore di Dragon Ball, scomparso il 1 marzo a 68 anni. Oltre a plasmare le avventure di Goku e compagni, Toriyama ha riversato la sua fervente passione per auto e moto nei suoi disegni, creando un universo fumettistico dove fantasia e realtà si intrecciano in modo sorprendente.
Tra i suoi tratti distintivi, Toriyama ha dato vita a veicoli incredibili, affiancandoli a robot, aerei e carri armati nelle sue opere. Il suo occhio acuto per lo stile, arricchito da contaminazioni di ispirazione automobilistica, traspare chiaramente nelle varie puntate di Dragon Ball.
Curiosamente, la passione di Toriyama per il mondo delle auto e delle moto non si fermava al suo tavolo da disegno. Figlio di un concessionario, la sua vita quotidiana rifletteva la sua affinità per il mondo automobilistico.
Tra le tante, possiamo trovare nomi come Suzuki Jimny, Triumph, Fiat Abarth, Porsche 911 e persino un robusto pick-up Mercedes Classe X. Tra le tante ricordiamo l'auto di Bulma anche, che ricorda molto una Renault 5 Turbo. Presenti anche moto come la Vespa, la V8 Racer e le Guzzi.
Un dato curioso riguarda il suo manga ispirato alla Formula 1, intitolato "Battleman", nato dopo un incontro con la leggenda Ayrton Senna, dove ha immortalato Goku alla guida della McLaren numero 28.
Le creazioni più audaci di Toriyama non fanno che evidenziare la sua chiara ispirazione dai veicoli reali. Un design di auto volanti, per esempio, presenta un cofano e un frontale che richiamano notevolmente quelli di una Porsche 356. Altrove, un'altra creazione assomiglia in modo impressionante a una Jaguar E-type, mentre un terzo design rivela la somiglianza con la parte superiore e i parafanghi curvi di una Ferrari Dino 246.
La passione di Toriyama per i motori non si esauriva nei confini della sua tavolozza artistica. Scatti del passato lo ritraggono al volante di una moto simile a una Vespa e di una BMW Isetta. Sorprendentemente, sembra che avesse un debole particolare per la grintosa Autobianchi A112 Abarth. Si racconta che abbia persino destinato parte dei proventi delle vendite di "Dr. Slump" all'acquisto di una di queste affascinanti vetture italiane, svelando un lato appassionato e concreto del maestro del manga.