Ford Iosis

Ford Iosis
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Sarà così la nuova Ford Mondeo?
6 settembre 2005

Ormai lo sappiamo: quella concept car in apparenza così lontana dalle concessionarie altro non è che un test per valutare il gradimento del pubblico di fronte a modelli inediti o a nuove tendenze stilistiche. Il giochino è noto da tempo, essendo praticato dalla maggior parte dei costruttori, e ad esso non si sottrae nemmeno Ford, che dopo la SAV Concept (destinata a entrare in produzione già nel 2006) presenta la Iosis.

Predice il futuro
In Ford non ne fanno mistero: la Iosis «incarna tutti gli elementi del futuro design delle Ford europee. Non tutti questi riferimenti saranno poi ripresi su ogni prodotto, ma ci sono una serie di “geni” principali che saranno decisamente rappresentati nei prossimi anni».
Meglio osserviamola bene, quindi, questa concept, perché le sue forme sinuose di berlina a quattro porte racchiusa in un atletico profilo da coupè potrebbero prefigurare la prossima generazione della Mondeo. E se fosse così, per quelli della Ford l’applauso sarebbe garantito, perché il progresso non potrebbe essere più evidente....

P
iù in dettaglio, tra gli elementi destinati a essere ripresi sui futuri modelli Ford vi è la presa d’aria “a trapezio rovesciato” (sì, le nostre strade si stanno rapidamente saturando di trapezi…) collocata sotto l’elegante griglia cromata. Muovendosi intorno alla vettura, poi, si nota il profilo atletico della carrozzeria, sottolineato anche dalla particolare cura con è stato definito il bordo dell’arco ruota, che sviluppa un concetto stilistico apparso originariamente sulla Focus già nel 1998.

Il motivo del trapezio rovesciato ricorre su tutto l’esterno e l’interno di Iosis, in una forma che di volta in volta risulta completa, esagerata o solo suggerita, creando una caratteristica stilistica unica per la nuova generazione di prodotti dell’Ovale Blu.

 

Una delle prospettive più spettacolari del veicolo è poi quella da tre-quarti posteriore, dove l’intersezione del taglio smussato del finestrino posteriore e la forma abbinata dei fari posteriori conferiscono al corpo vettura una personalità molto spiccata, con la forma degli scarichi a completare l’effetto.

I dettagli fanno la differenza
Del resto particolare attenzione è stata posta proprio ai dettagli, a partire dai gruppi ottici: montati in una struttura in alluminio, i fari anteriori hanno un LED circolare interno girevole per gli anabbaglianti, con una luce di posizione verticale girevole, che li separa dall’indicatore di direzione sullo spigolo esterno. Infine, al di sotto di tutti questi elementi sono collocati dieci piccoli LED.

Questo tema viene ripreso nei gruppi ottici posteriori, con un nuovo design dei fari che utilizza un cerchio con vertice appiattito, fiancheggiato sull’esterno dagli indicatori di direzione, e all’interno dalle luci di stop. In aggiunta alla terza luce di stop, montata obbligatoriamente in alto, ci sono una serie di ulteriori LED che corrono sopra il venturi, che automaticamente aumentano in intensità, a seconda della visibilità esterna o dello sforzo sul pedale del freno.

Un altro particolare degno di nota è poi la telecamera montata sul bordo posteriore, che si associa a quelle poste su ogni porta, che rimpiazzano i tradizionali specchietti. Utilizzando tre telecamere, il guidatore si assicura una vista posteriore completa che aumenta quella garantita dallo specchio interno.

Infine, particolarmente spettacolare è la sistemazione a perno angolato delle porte che consente un accesso ininterrotto all’interno. Le portiere, costruite utilizzando la fibra di carbonio per essere più leggere, sono azionate da battenti motorizzati.

 

Questi le fanno oscillare verso l’alto e verso l’esterno, dal montante anteriore al montante posteriore, tramite un sistema di sofisticati cardini che fa sì che non sia necessario un ulteriore supporto quando la porta è aperta. Per la massima integrità strutturale e sicurezza, la porta posteriore va a bloccarsi nella guida superiore e nella soglia inferiore per assicurare la funzione di montante centrale, e può essere azionata solo una volta aperta la porta anteriore. Il risultato, come potete vedere dalle immagini, è assolutamente spettacolare!

Cockpit high tech
Non meno attento è stato lo studio stilistico degli interni, nei quali il fascino dell’high tech si combina con i vantaggi della praticità. Così, al primo impatto l’abitacolo della Iosis si presenta come un ambiente futuristico, costruito per confermare anche dal posto guida l’impressione di uno spiccato dinamismo. Particolare cura, poi, è stata posta alla scelta dei materiali, con combinazioni ricercate di gomma, pelle, neoprene e alluminio.
Spicca immediatamente il volante ultramoderno, reso affascinante dall’alluminio solido che contrasta con l’impugnatura rivestita in pelle arancio e l’imbottitura dell’airbag in pelle nera. Decisamente accattivante è anche la leva del cambio sequenziale ispirata dalla Focus World Rally Car, appena a un palmo dal volante e lavorata dall’alluminio solido, con il pulsante di start inserito sulla sua sommità.

Davanti al guidatore collocato un semplice gruppo strumenti, con lancette simili a quelle di un cronometro di alta qualità. In mezzo agli strumenti, poi, è inserito uno schermo a cristalli liquidi ad alta definizione per il navigatore o per visualizzare le immagini di una delle tre telecamere che riprendono la vista posteriore. Nella console centrale sono invece collocati i comandi ausiliari, che possono essere utilizzati in combinazione con, o in alternativa, alle funzioni touch-screen del navigatore, per l’intrattenimento nella vettura o per il climatizzatore. In futuro, in Ford ipotizzano di sostituire la tradizionale chiave di accesso – o la sempre più diffusa tessera elettronica – con una scheda dotata di memoria: oltre ad agire come strumento di sicurezza, potrebbe contenere anche le preferenze personali del guidatore per le stazioni radio, le strade, la configurazione dello schermo, e persino le preferenze di guida.

Di grande effetto, naturalmente, sono anche i sedili, montati su una struttura in alluminio e separati da una console centrale a “ponte sospeso” ('flying bridge') dove è alloggiato il freno di stazionamento elettronico.

Davvero sorprendente, infine, è l’utilizzo di un foglio elettroluminescente per illuminare le porte e il cielo dell’abitacolo: questo materiale può essere ritagliato secondo qualsiasi forma ed emette una luce delicata di grande fascino.

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