CIR 2016, Giandomenico Basso: 'Dimostrare il mio valore e quello di BRC'

CIR 2016, Giandomenico Basso: 'Dimostrare il mio valore e quello di BRC'
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Vicecampione Italiano 2015, Basso aveva il “dovere” di tornare al volante della BRC Fiesta alimentata a GPL. L’avventura continua sfruttando la piattaforma EVO e un know how eccellente. Un bel lavoro di Gruppo.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
11 marzo 2016

Giandomenico Basso ha portato a battesimo la BRC Ford alimentata a GPL al Rally Il Ciocco di due anni fa. Pronti via la Macchina e il Marchio dello scalpore invernale, una frattura pro e contro di media e di “esperti” che neanche la faglia di Sant’Andrea, vinse la sua prima gara. Zitti tutti. Altro che Gara 1 e Gara 2, come sarà quest’anno ogni Rally dell’Italiano per volere della Federazione, queste sì che sono le novità tecniche, le mosse coraggiose o le idee originali, le innovazioni che fanno bene allo Sport.

Sin dalle prime gare il problema degli ingegneri e dei tecnici BRC non era una diversa “capacità” della Macchina, ma la distribuzione dei pesi e un baricentro spostato più in alto. In altre parole tutti problemi sollevati non dall’alimentazione in sé, ma dalle caratteristiche di costruzione e di posizionamento del serbatoio del carburante. E così il Progetto è andato avanti, dimostrandosi competitivo su tutti i fronti. La tecnologia LDI di BRC, l’organico tecnico e di sviluppo del Team e Giandomenico Basso, pur non avendo vinto, formano un Gruppo che è ospite fisso tra i Grandi del CIR, il Campionato che ha adattato il proprio regolamento per aprire le porte alla nuova proposta. Secondi lo scorso anno alle spalle del binomio ammazzacir Peugeot-Andreucci, BRC e Basso ci riprovano. Altro che Kubica, il Pilota con cui BRC ha corso il Montecarlo di quest’anno, la soluzione coerente e logica è l’accoppiata Fiesta BRC-Basso, un valore mediatico aggiunto al Campionato che anche in questo caso può leccarsi i gomiti per il lustro che i partecipanti si ingegnano ad offrire al torneo nazionale.
A farlo presente, ricordando che ogni passo sul fronte del sostenibile è un’avanzata, è anche Umberto Buratti, il Sindaco di Forte dei Marmi, che il 10 ha presentato ufficialmente il Rally alla comunità della Capitale versiliese. Il primo cittadino non nasconde l’orgoglio di rappresentare la Cittadina balneare che ospiterà la prova inaugurale, corta, nervosa e spettacolare sul lungomare del Forte, e un’auto a gas che presuppone, prima o poi ipotizza il primo cittadino, anche un impegno… elettrico.

Quindi, intanto, BRC, LDI, GPL e… GDB, Gian-Domenico-Basso. Sentiamo dalla sua voce.

Tutti gli anni arrivate last minute a decidere di continuare insieme. Ve ne accorgete solo all’ultimo che siete la “coppia perfetta”?
Giandomenico Basso. “Quest’anno c’era la prospettiva di andare all’estero, di pensare all’Europeo, ed io ero particolarmente interessato. Poi la decisione si è concentrata sull’obiettivo pur sempre importante dell’Italiano, e quindi sostanzialmente c’era da aspettare la definizione dei programmi e da risolvere alcune questioni di assetto del Team. Un po’ di ritardo, forse, è stato causato anche dall’impegno di BRC con Kubica al Monte-Carlo. Ma è tutto qui.”

Adesso siete in “quadro”?
GDB. “Adesso si, tra noi, tra me e BRC. C’è ancora l’incognita pneumatici, che è per me è un po’ un dispiacere. Mi spiace che non ci sia un costruttore che creda abbastanza nel nostro Progetto. Credo lo meriterebbe ampiamente. Io sono sempre stato Michelin, e devo ringraziare soprattutto loro per quello che sono riuscito a fare in tutti questi anni. Adesso dobbiamo decidere. Ripeto, mi spiace che nessuno costruttore voglia crederci abbastanza e sposare il progetto dell’Auto a GPL.”

Tuttavia la BRC a GPL, a parte qualche asso falso, si è dimostrata un “buon affare”, dal punto di vista dei risultati e da quello mediatico. Se ne è parlato sempre molto e in maniera lusinghiera, direi…
GDB. “Certo, ma “loro” dicono che comunque la Macchina a gas ha un andicap, individuato nella distribuzione dei pesi, nel posteriore che è più pesante a causa del peso della bombola. Non è neanche un problema di prestazioni, perché abbiamo dimostrato che a livello di prestazioni la nostra macchina è allineata alle altre, solo che quando un Campionato è così “tirato”, evidentemente avere comunque un andicap non è certo un… vantaggio.”

Campionato “tirato”. Va da se che parliamo di Basso, Scandola e Andreucci?
GDB. “Non so se ci sono Piloti e Macchine nuove, ma fino all’anno scorso direi di sì, che siamo quelli che si sono dati battaglia sin quasi alla conclusione del Campionato. A meno di grosse sorprese credo che sarà così anche quest’anno. Se poi ci fossero altri pretendenti al Titolo, tanto meglio, vuol dire che il Campionato sarà ancora più affascinante.”

la Fiesta in azione
la Fiesta in azione

Due mezzi Rally, ogni gara divisa in due con due punteggi. Favorevole o contrario?
GDB. “In un’occasione ho parlato di un altro argomento, e so che qualcuno ha travisato le mie parole adattandole a questa situazione. Io ho detto che a me piaceva quell’extra punteggio che nell’Europeo premiava in qualche modo la seconda tappa, in modo da rendere più interessante il confronto anche la giornata finale della gara. È quella cosa che assomiglia poi molto al criterio del Power Stage del Mondiale. Nel nostro caso, quello dell’Italiano, si tratta di un’altra cosa. Semplicemente è nuova, particolare. Potrebbe essere la formula giusta, fammi dire, per rendere il Campionato più interessante, ma finché non partiamo non posso dare un giudizio sulla sua validità. È giusto dire, oggi, che non sono né favorevole né contrario.”

Parliamo di tecnica. Avrai la Macchina dello scorso anno oppure l’Evoluzione vista nella mani di Elfyn Evans nel Mondiale WRC2?
GDB. “Sì, avremo la nuova Fiesta EVO. Con il pacchetto evoluzione del motore. Abbiamo effettuato un test nelle ultime settimane, ma è presto per dire come va e per fare dei confronti. È certo che c’è del lavoro da fare, perché dobbiamo ricordarci che non abbiamo una macchina a benzina ma a gas, e quindi bisogna trovare quell’evoluzione delle regolazioni che portino il nuovo motore alla stessa simbiosi di quello vecchio con la tecnologia BRC. È lo stesso tipo di lavoro che abbiamo fatto con la macchina che ha preceduto quella di oggi.”

Stiamo parlando, insomma, di un passo evolutivo in avanti di tutto lo scenario di punta del CIR?
GDB. “Sì, lo scorso anno avevamo la macchina meno aggiornata, ed è per questo che Ford ha deciso di realizzare quella nuova. E noi adesso abbiamo del nuovo lavoro da fare per seguire l’evoluzione, e quello “vecchio” che è minimizzare il nostro “andicap” del peso distribuito in modo diverso.”

Beh, non ostante l’”andicap” avete sempre fatto una bella figura…
GDB. “Certo, questo sì, ed è quello che conta. Ed è anche quello che ci fa continuare sulla stessa strada anche quest’anno. Trovo che sia molto bello che un’azienda come BRC creda nel Motorsport come veicolo promozionale del loro prodotto. Non poteva esserci connubio migliore di quello con i Rally, ed è molto bello perché BRC si confronta con il massimo della tecnologia “benzina” in questo ambito.

Non ti chiediamo se ti aspetti di vincere, non vorremmo muovere dei parametri di tipo scaramantico, quindi ti chiediamo super genericamente cosa ti aspetti.
GDB. “Stiamo al gioco. Cosa mi aspetto? Mi aspetto innanzi tutto di fare una bella stagione, di divertirmi, e di dimostrare il mio valore e quello della Squadra.”

Qualcosa da aggiungere?
GDB. “Sì, solo che quest’anno siamo di nuovo con i colori della Scuderia Movisport, e che siamo proprio un bel gruppo. Nel nostro Team ci sono delle persone “esagerate”, parlo dell’Ingegnere, Rizzo, di Palmitesta, del Presidente Massimiliano Fissore, tutta gente con un’esperienza importante. Davvero è una bella sensazione far gruppo e lavorare bene insieme.”

In Bocca Al Lupo “Giando”, e buon lavoro dunque!

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