Toyota i-Road

Toyota i-Road
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A tutti gli effetti una concept car portata su strada per un progetto di carsharing firmato Toyota, la i-Road non si può comprare ma solo noleggiare a breve termine nella città di Grenoble. L'abbiamo provata ed è molto...divertente!
25 giugno 2015

A tutti gli effetti una concept car messa su strada, la Toyota i-Road non è e non rappresenta (almeno per il momento) un modello pensato per prendere posto nel listino Toyota. Le caratteristiche per fare bene, però, le potrebbe avere, perché a differenza di alcune competitor già in listino è un'auto più completa e pensata per venire davvero incontro alle esigenze delle "Smart cities" del futuro. 

 

Lunga 2.345 mm, larga 870 ed alta 1.455 (passo 1.695) la i-Road è poco più ingombrante di un maxi scooter e, proprio come questi, si inclina nella direzione della curva fino ad un angolo di 35 gradi per affiancare alla grande agilità data dalle dimensioni anche una stabilità degna di un'automobile tradizionale. 

 

Un sistema molto complesso quello che permette alla citycar Toyota di non ribaltarsi, per certi versi simile a quello dello scooter Piaggio MP3 ma con la differenza che in questo caso a sterzare è la mono ruota posteriore ed a generare trazione sono due motori elettrici anteriori coassiali alle ruote. 

 

La potenza non è per forza di cose sconvolgente, ma le due unità alimentate da una sofisticata batteria agli ioni di litio sono in grado di spingere la vettura a 45 km/h (in Toyota assicurando che la vettura senza limitatore potrebbe andare almeno a 70 km/h) assicurando 50 km di autonomia, ovvero un valore del tutto in linea con le esigenze cittadine ed in particolare modo di car sharing a cui le prima 35 i-Road prodotte sono state destinate nella città di Grenoble. 

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La i-Road in uno stallo di sosta provvisto di colonnine di ricarica nella cità di Grenoble. Il noleggio costa appena 7 euro per la prima ora

Si noleggia a Grenoble

Biposto, dotata di un raggio di sterzata incredibilmente contenuto (appena tre metri), la più piccola delle Toyota mai scese su strada è infatti parte di un progetto pilota della Casa giapponese in cui è possibile noleggiarla a breve termine a prezzi molto contenuti: i-Road tanto quanto la quattro ruote (sempre Toyota) Coms, infatti, costano sette euro la prima ora (frazioni da 15 minuti), 11 euro per due ore o 19 per quattro ore. La tariffa comprende tutto, anche il parcheggio quando la si lascia per delle commissioni, ma a differenza di Milano o Roma dove sono attivi altri sistemi di car-sharing è necessario consegnare la vettura in una delle 27 aree CitéLib (società di Toyota che gestisce lo sharing) provvedendo a collegare l'apposito cavo di ricarica previsto in ogni area di sosta. 

 

Il posizionamento delle aree di sosta e ricarica non è casuale: Ha:Mo (questo il nome del progetto Toyota per la mobilità individuale) ha voluto integrare il car sharing alla già esistente infrastruttura di trasporto cittadino, rappresentando dunque un completamento e non una alternativa a quanto di buono già proposto dalla cittadina francese. 

 

La prenotazione della vettura, così come la scelta del luogo per la riconsegna, viene fatta via app mentre per lo sblocco effettivo dallo stallo è necessaria una tessera che viene riconosciuta prima dalla vettura e poi dalla colonnina di ricarica.

 

La scelta di Grenoble non è causale. È una città da sempre molto aperta all'innovazione ed il suo parco della scienza è anche sede di alcune importanti aziende come la CEA o la ST Microelectronics. Come se non bastasse è un polo universitario francese molto importante con più di 60.000 studenti che frequentano uno dei migliori campus d'Europa. 

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Questa è la vista dall'interno dell'abitacolo della Toyota i-Road, che è larga appena 90 cm

Come va

Quello che più incuriosisce della Toyota i-Road, ovviamente, non è tanto il contesto in cui vive nella città di Grenoble: le stesse attività di sharing, infatti, vengono svolte dall'altrettanto curiosa ma più tradizionale monoposto Coms (sempre Toyota), anch'essa disponibile in 35 esemplari. Quello che incuriosisce della i-Road, e che la fa essere la più gettonata tra i clienti di CitéLib, è la sua particolare dinamica che alla stregua di una moto le permette di inclinarsi per migliorare la stabilità, la sicurezza e la performance. 

 

Su strada la i-Road non è immediata nella guida: per noleggiarla è infatti obbligatorio un breve corso di formazione che spiega come utilizzarla. Il problema non è tanto nelle classiche funzioni della vettura, che ha un volante, un freno, un acceleratore ed un selettore del cambio a tasti (avanti, indietro, folle) come una vettura tradizionale e non è nemmeno nel fatto che la vettura si inclina in curva: l'aspetto con cui entrare in confidenza, caro a chi di voi fa il mulettista nella vita, è che a girare non sono le ruote davanti ma quella dietro. 

Tutti i riferimenti si spostano di un metro e sulle prime è veramente facile finire largo in curva. Una volta fatta la mano e capito che bisogna guardare dove si vuole andare senza pensarci troppo, non è poi così difficile metterla esattamente dove si vuole

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Tutti i riferimenti, insomma, si spostano di un metro e sulle prime è veramente facile finire largo in curva. Una volta fatta la mano e capito che bisogna guardare dove si vuole andare senza pensarci troppo, non è poi così difficile metterla esattamente dove si vuole e si inizia a godere di una dinamica davvero eccezionale e di una tenuta in curva incredibile per una vettura larga meno di 90 cm. In curva la vettura piega e piega forte, ma ha dei limiti che l'elettronica riconoscono rallentando progressivamente i-Road senza farle perdere la linea segnalando la cosa attraverso una vibrazione al volante.

 

Oltre ad avere limiti di tenuta laterale elevati la i-Road è anche ben frenata. Il pedale del freno non è pesante come quello della Twizy, per intenderci, ma soprattutto la frenata è ben modulabile ed anche alla massima inclinazione è possibile ottenere un ottimo potere frenante mentre l'elettronica progressivamente torna a mettere verticale la vettura con il progressivo diminuire della velocità. 

 

Una vettura dotata di una meccanica e di una componente elettronica che la governa molto sofisticata, ma anche divertente da guidare nonostante la velocità limitata di 45 km/h. In Toyota assicurano che gli elettromotori anteriori potrebbero anche portarla a 70 km/h ma già a 45 sembra di andare... fortissimo e francamente in una città come Grenoble questo valore é in linea con le esigenze cittadine. 

 

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Quello che lascia un po' perplessi della i-Road è la mancanza di un bagagliaio, funzione che in realtà può essere svolta dal sedile posteriore, ma soprattutto la rigidità del corpo vettura: Grenoble ha pochi tratti in pavé ma sulle sconnessioni e sui tratti con asfalto non propriamente perfetto la i-Road ha fatto emergere un livello di confort tutt'altro che buono. Elemento che invece non trova riscontro in altri aspetti: l'abitacolo, per quanto angusto, è confortevole, i finestrini proteggono dalla pioggia ed un sistema di ventilazione misto alle serpentine nel parabrezza permettono di utilizzare al meglio i-Road anche quando piove o semplicemente fa freddo.

 

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Altro punto dolente è la visibilità posteriore. La Toyota i-Road gira in un fazzoletto ma dietro non si vede proprio nulla e quindi è indispensabile fare affidamento sui sensori di parcheggio che lavorano in modo egregio compensando questa "mancanza". 

In conclusione

i-Road è a tutti gli effetti una concept car e porta con sè alcuni problemi legati alla sua essenza. Ma una volta fatta l'abitudine ad alcune scomodità e risolto, se possibile, il problema della rigidità la vettura può davvero rappresentare una soluzione interessante per le città del futuro. Recuperare spazio spostando il baricentro all'interno della curva, infatti, permette di creare auto strette, più aerodinamiche ed agili in città a tutto vantaggio della fluidità del traffico e dello spazio restituito alla città. Non è il futuro di domani, ma tra una ventina d'anni non sarebbe di che stupirsi se più di qualche costruttore offrisse una soluzione del genere. 

Pro

- agilità

- guida divertente
- consuma poco e si ricarica velocemente 

Contro

- è scomoda sullo sconnesso
- non è immediata nella guida
- non ha il bagagliaio 

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