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Ci sono voluti nove mesi, ma alla fine giustizia è fatta: il Comune di Roma è obbligato a risarcire con 790 euro un automobilista la cui vettura era finita dentro uno dei tanti crateri che “abbelliscono“ le strade della Capitale.
Era il 5 marzo 2018, quando si verificò il sinistro, con la gomma distrutta dall’impatto con la buca: dopo un'inchiesta dell'Ivass (l'autorità di controllo sulle assicurazioni) e un’infinita sequela di procedure burocratiche, alla vittima sono arrivati i rimborsi per il pneumatico distrutto.
Il Campidoglio pagherà 760 euro di indennizzo, di cui 641 per i danni subiti e 119 per le spese legali.
È il primo indennizzo di questo tipo: al momento, analoghe richieste pervenute al Comune di Roma per danni derivanti dallo stato precario delle arterie urbane sono ben 850, che potranno ora attendere con maggior fiducia un esito positivo, alla luce di quanto accaduto con la pratica seguita dal Codacons che dopo l'ondata di maltempo del gennaio 2018, aveva ricevuto un vero “diluvio“ di richieste per danneggiamenti a macchine e moto causati dalle strade groviera della capitale, per un totale di di risarcimenti richiesti al Comune che ha toccato quota un milione di euro tra forature, sospensioni rotte, carrozzerie danneggiate e lesioni personali.
Dopo questa prima vittoria, la strada per velocizzare i rimborsi potrebbe essere tutta in discesa: «Si tratta solo del primo risarcimento accolto, e ci aspettiamo che Assicurazioni di Roma accolga tutte le altre richieste di cittadini che hanno subito forature e danni a causa dell'emergenza buche scoppiata a seguito delle nevicate dello scorso anno - afferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons - Ed intanto prosegue la class action per danni da dissesto stradale, alla quale è ancora possibile aderire».