Le 5 hypercar con motore derivato dalla F1

Le 5 hypercar con motore derivato dalla F1
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Nonostante i proibitivi costi e processi di adattamento a carrozzerie stradali, i motori utilizzati nelle monoposto di F1 sono riusciti a trovare spazio anche sotto il cofano di alcune "road car", scopriamo quali!
11 gennaio 2017

Punti chiave

Avete mai pensato se sotto il cofano di qualche auto dei vostri sogni pulsasse un motore derivato direttamente da quelli utilizzati in Formula 1? Effettivamente qualche volta è successo, come nei casi che vi mostriamo oggi. Nonostante i costi e gli adattamenti necessari per montare un motore nato per l'uso in pista su telai creati appositamente su auto omologate per la strada, alcuni ci hanno provato e ci sono riusciti. Ecco quali:

Yamaha OX99-11

Uno degli ambiti in cui hanno avuto applicazione i propulsori della Casa giapponese è quello automobilistico. In Formula 1 Yamaha fornì motori ai team Jordan, Tyrell e Brabham e decise di intraprendere un progetto senza limiti di spesa denominato OX99-11. E così il propulsore della Brabham BT59, un 12 cilindri a V di 70° da 3.5 litri finì sotto una carrozzeria realizzata ex novo dalla Casa nipponica, in cui gli unici due posti erano disposti in fila. Il motore fu portato a 400 CV circa, con limitatore a 10.000 giri/min. Purtroppo però dei problemi economici che colpirono Yamaha durante una crisi economica in Giappone causarono l'abbandono del progetto nel 1994. Nonostante ciò, furono prodotti tre prototipi di colore rosso, blu e giallo, che ora raggiungono una quotazione anche di un milione di sterline.
 

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BMW M5 E60

La M5 E60 è stata l'unica della storia ad essere equipaggiata con un motore V10. Questo derivava dall'esperienza di BMW in Formula 1 nei primi anni 2000. Il motore S85 aveva una potenza di 500 CV e un regime massimo di 8.250 giri/min, con un sound sempre molto apprezzato. La velocità massima era di oltre 300 Km/h (senza limitazioni elettroniche), con uno scatto da ferma fino a 100 Km/h in soli 4.6 secondi.

 


Ferrari F50

Sicuramente in questa piccola rubrica non poteva mancare il Cavallino Rampante di Maranello. Ed ecco quindi la F50, il cui 4.7 litri V12 aspirato era una derivazione del 3.5 litri della Ferrari 641 che correva in Formula 1 nel 1990. La potenza era di 500 CV a 8.000 giri/min con uno scatto da 0 a 100 Km/h in 3.7 secondi e una velocità massima di oltre 320 Km/h
 


Porsche Carrera GT

La Casa di Stoccarda costruì un motore 3.5 litri V12 per il team Footwork nel 1991, ma i risultati deludenti di quella stagione portarono il team ad annullare gli ordini sul 3.5 litri V10 che doveva essere sviluppato per la stagione successiva. Successivamente venne portato a 5.0 e 5.5 litri quando venne proposto su un prototipo per Le Mans, ma il progetto fu abbandonato per concentrarsi sulla realizzazione del primo SUV di Porsche, il Cayenne. Il V10 da 5.7 litri, grazie al successo del Cayenne, fu ultimato e montato nel telaio in fibra di carbonio della Carrera GT, che sviluppava più di 600 CV con un sound definito da molti appassionati come il miglior V10.
 


Alfa Romeo 164 Procar

Nata per correre, rimase però una one-off perché in pista non mise mai una ruota. La 164 Procar montava sotto il cofano il V10 da 600 CV creato inizialmente per il team Ligier di F1. Impressionanti i dati: 750 Kg di peso, una velocità massima di quasi 350 Km/h e uno scatto 0-100 Km/h bruciato in poco più di due secondi.
 


E per ultima in ordine di tempo la Mercedes-AMG Project One, il cui nome è stato svelato proprio pochi giorni fa. Monterà lo stesso propulsore V6 della monoposto W07 di Formula 1, per una potenza totale di 1.000 CV. Prezzo? Si dice circa 2.4 milioni di euro...
 

 

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