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Arrivano i primi freddi, si accendono le stufe e – come per magia – si alzano i valori dell’inquinamento dell’aria. Ma la colpa è tutta delle automobili. E quindi tutti a puntare il dito contro questi veicoli: inquinano, producono polveri sottili, ci fanno respirare male…
Non stiamo assolutamente affermando che quando prodotto da un’auto sia paragonabile alla brezza di montagna, ma stando a quanto riporta l’Agenzia Regionale per l’Ambiente chi sino ad ora ha indicato i motori a scoppio come principale causa dell’inquinamento atmosferico – almeno a Milano ed in Lombardia – dovrà ricredersi.
Come andiamo ripetendo da anni, sono le caldaie che incidono maggiormente sui valori di PM10 che si diffondono nell’aria. La sola legna bruciata dai caminetti e di generatori a biomassa genera il 45% delle polveri sottili lombarde, ed il 22% di quelle milanesi. Altre voci importanti in questo elenco sono i fuochi d’artificio, i forni delle pizzerie ed i barbecue.
“Solo” il 14% del PM10 viene generato dai motori Diesel, mentre secondo un’analisi svolta dal Politecnico di Milano sono le caldaie a gasolio che incidono infinitamente sull’inquinamento della città meneghina: nonostante queste siano il 2% del totale – circa 3.500 unità – generano l’80% delle polveri sottili presenti nell’aria.
La prossima volta che viene imposto un blocco del traffico, quindi, pensate anche a questi dati.