La Red Bull non è più la regina della F1? Ecco cosa abbiamo imparato dalle libere del GP di Spagna

La Red Bull non è più la regina della F1? Ecco cosa abbiamo imparato dalle libere del GP di Spagna
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La Red Bull appare ancora vulnerabile, a tutto vantaggio di rivali come Ferrari e McLaren? Ecco cosa abbiamo imparato dalle prove libere del venerdì del Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1
21 giugno 2024

La Red Bull ha davvero abdicato al trono di regina della Formula 1? Era questa la domanda della vigilia del weekend di gara del Gran Premio di Spagna 2024. Il filotto di corse tra il GP di Miami e quello del Canada è stato caratterizzato da gare atipiche, e la vulnerabilità della scuderia di Milton Keynes avrebbe potuto essere attribuita alle circostanze particolari. Serviva una pista come quella di Barcellona per avere un’idea più chiara dei valori in campo, e il venerdì di prove libere ha già dato qualche indicazione.

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Al Circuit de Catalunya la Red Bull ha nuovamente accusato i problemi di bilanciamento di cui aveva sofferto nelle gare precedenti, probabilmente esacerbati dagli aggiornamenti apportati alla RB20. Max Verstappen si è dimostrato velocissimo nel tratto di curva 9, ma ha faticato in curva 3-4, lamentandosi del sottosterzo. Andando a vedere i migliori settori nei tentativi lanciati, si ha l’impressione che Verstappen possa essere in grado di cogliere la pole. Ma la verità è che al Montmelò bisogna trovare l’equilibrio giusto tra la spinta nel primo settore e la necessità di avere grip a fine giro.

A cogliere il tempo più veloce nelle FP2 è stato Lewis Hamilton, in realtà favorito dall’aver ottenuto il crono nelle condizioni migliori. Al netto di questo, la Mercedes è apparsa in palla nel venerdì del weekend di Spagna, smentendo chi pensava che il Canada, con la sua scarsa varietà di curve in termini di velocità, potesse aver mascherato la poca versatilità della W15 nell’affrontare un’ampia gamma di cambi di direzione nello stesso weekend. Quanto ad Hamilton, resta da capire se il suo ritmo nelle libere avrà finalmente seguito in qualifica.

Dal canto loro, McLaren e Ferrari a parità di gomma – la soft – nei long run sono sembrate equiparabili, anche se con comportamenti differenti. La Rossa con Carlos Sainz è risultata più veloce all’inizio e meno efficace nella gestione delle gomme sul lungo termine, mentre la scuderia di Woking con Lando Norris ha avuto un andamento contrario. Charles Leclerc, invece, non ha avuto un venerdì semplicissimo in termini di feeling con la macchina, ma si è detto fiducioso per il prosieguo del weekend.

Va detto che le condizioni di oggi potrebbero non essere rappresentative del resto del weekend di gara. La temperatura dell’asfalto nelle FP2 ha raggiunto i 44 gradi, mentre per le qualifiche ne sono previsti circa 35 e addirittura 29 per domenica, giornata in cui potrebbe anche piovere. Ne consegue che i valori in campo visti oggi potrebbero cambiare nel corso del weekend, in base al mutamento delle condizioni. E con uno schieramento così compatto, potrebbe davvero succedere di tutto. Compresa un'abdicazione della regina Red Bull.

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